Amnesia: A Machine for Pigs è un survival horror in prima persona sviluppato dalla compagnia indipendente britannica The Chinese Room, alla quale è toccato il compito di dare un seguito al primo Amnesia, The Dark Descent, prodotto dalla Frictional Games nel 2010. Compito non facile questo, in quanto il primo Amnesia è considerato, a ragione, il videogioco più spaventoso mai realizzato.

La storia è ambientata nello stesso universo narrativo del primo Amnesia, ma con personaggi e tematiche nuove. 

Il protagonista del quale si vestono i panni è il ricco industriale Oswald Mandus, che si risveglia privo di memoria nella sua dimora londinese, nel capodanno del 1899. Il protagonista parte alla ricerca dei suoi due figli, e nel suo viaggio attraversa l'enorme impianto sotterraneo che costituisce il cuore della sua industria. Proprietario di un mattatoio, Mandus ha infatti iniziato la costruzione di una Macchina dopo una misteriosa spedizione in Sud America. Nell'esplorazione dei livelli vengono raccolti abbastanza indizi per ricostruire una storia complicata e volutamente confusa, che fa riferimento agli orrori del XIX secolo rappresentando un'umanità mandata al macello dalla Macchina, inserendo l'orrore in un contesto steampunk vittoriano.

Quello che conta in questo videogioco, come nel precedente, è la paura, che viene generata dal fatto di essere completamente impotenti di fronte agli eventi pericolosi e spaventosi che accadono. Si sentono rumori misteriosi e mostruosi uomini-maiale si aggirano per i corridoi. Il gioco genera un forte senso di insicurezza riguardo a quello che sta succedendo.

Incontrare i mostri e affrontarli significa morte certa. Non si possono combattere in alcun modo ma si può solo scappare e nascondersi, sperando di non essere scoperti. Tale dinamica di gioco era già presente in Amnesia (e in forma più moderata anche in precedenti titoli della Frictional Games) e ha rappresentato un notevole salto di qualità rispetto ad altri titoli quali Resident Evil o Dead Space. In tali titoli infatti i mostri fanno paura solo nel momento in cui saltano fuori, dato che per il resto si tratta solo di usare l'artiglieria a disposizione per eliminarli.

In entrambi gli Amnesia, invece, si corre a nascondersi in un angolo solo per aver intravisto un mostro, e si resta nascosti per minuti prima di muoversi. Ci si rende conto che questo meccanismo di gioco funziona molto bene perché nella maggior parte dei casi ci si nasconde anche quando si crede di aver visto un mostro. I giochi di luce e ombre e gli ottimi effetti sonori, infatti, suggestionano il giocatore e lo portano a nascondersi in uno sgabuzzino al minimo rumore sospetto.

Spariscono da questo seguito il ruolo della luce e quello della sanità mentale. In The Dark Descent stare in ombra conduceva alla pazzia: e più si diventava pazzi più la visione si distorceva e il personaggio era difficile da controllare. L'olio per la lampada era una risorsa limitata sempre sul punto di finire. In A Machine for Pigs invece si è dotati di una lampada elettrica che non corre il rischio di spegnersi, ma che nei momenti più critici si mette a lampeggiare dando il suo contributo a tenere il giocatore sotto tensione.

Il gameplay quindi risulta semplificato rispetto al primo Amnesia, mentre il level design ne esce migliorato: gli ambienti sono più labirintici e oltre ai soliti sotterranei appaiono anche diverse sezioni ambientate all'esterno, non meno inquietanti nell'atmosfera degli altri ambienti, più claustrofobici. Inoltre gli sviluppatori di The Chinese Room hanno lavorato molto sulla parte narrativa, grande pecca del primo Amnesia, tanto che i livelli abbondano di indizi sui retroscena della storia.

A Machine for Pigs, quindi, raccoglie l'eredità del primo Amnesia in maniera più che soddisfacente, presentandosi con una storia nuova e malata al punto giusto, anche se ovviamente non presenta l'effetto di novità di The Dark Descent, tanto che gli sviluppatori hanno preferito approfondire altri aspetti quali il level design e la narrativa.

Valutazione tecnica

Piattaforma: Microsoft Windows, Mac OS X, Linux

Publisher: Frictional Games

Sviluppatore: The Chinese Room

N. giocatori: 1

PEGI: 18