EdiKiT pubblica Storie di abissi, lacerazioni e mostri nascosti scritto e illustrato dalla bravissima Francesca Paiocchi.

Noi di Horror Magazine abbiamo avuto la fortuna di leggerlo per voi ed ecco cosa ne pensiamo.

Ci sono libri la cui bellezza estetica è pari a quella del contenuto e questo è uno di quei casi preziosi.

Appena lo si ha tra le mani ci si accorge di possedere qualcosa di speciale. Dire che il volume è bellissimo è poco: già la copertina dovrebbe darvi un'idea di quanto le illustrazioni siano curate e inquietanti.

Tra le pagine di questa poetica tela horror avrete il piacere di gustarvi ben 15 disegni pazzeschi, potenti, che trasmettono stupore e un fascino unico, in grado di far tornare il lettore a quelle sensazioni oniriche che si vivevano con le prime letture d'infanzia.

Analizzando il libro bisogna sottolineare l'originalità dell'intreccio narrativo, di ottima resa. La vicenda non si sviluppa attraverso i soliti capitoli ma con un fluido svolgersi di episodi, svelati alla protagonista, Nellie, una giovane che ha abbandona la sua valle per cercare un posto migliore in cui vivere.

Sta scappando da qualcosa di indefinito ma il viaggio è incerto e trovandosi davanti a tre sentieri, senza saper quale scegliere, viene attratta da una rassicurante casa di pietra  e decide di trascorrerci la notte.

Così comincia la scoperta di questo luogo portentoso, degli oggetti incantati che lo riempiono e delle loro dolorose memorie che tra queste mura, hanno trovato un posto dove rifugiarsi per l'eternità. Ora si racconteranno alla curiosa ragazza, che, sotto lo sguardo vigile di un grosso gatto e di un topo, conoscerà delle incredibili favole nere.

Nella prima parte dello scritto un quadro raffigurante un bosco di betulle ci trasporterà in un avventura terribile, forse la più amara e pungente del romanzo perché i protagonisti sono bambini apparentemente normalissimi, con le loro banali scaramucce, ma che vivono e subiscono uno spazio e un tempo assurdi e spaventosi. Triste e infinitamente bella, assieme.

Sarà poi un pennino, che scrive storie usando sangue come inchiostro, a farci conoscere Vanessa e la sua penosa caduta nell'oscurità.

A seguire, organi quasi umani, marchiati da pene indicibili, ci raccontano di Kat, eroina di una fiaba commovente, romantica e naturalmente: dannata!  

Il ritmo non si abbassa mai, la tensione è costante. Lo stile di scrittura è pulito e intenso, una lettura che è proprio un piacere. 

La nostra Nellie si imbatterà poi in funghi odorosi, in peccati mortali e in durissime battaglie interiori. Lasciamo a voi scoprite voi come si legano tra loro queste cose: sarà appassionate!

Dulsis in fundo un'altra notevole perla horror, ovvero l'acuta descrizione dell'intima degenerazione che potrebbe capitare se, una volta usciti dalla nostra zona di confort, ci lasciassimo ossessionare dai timori o dai torti subiti.

Questa parte è davvero una lacerazione, uno squarcio attraverso cui il male fisico e mentale distruggono tutto. Imperdibile.

Non riveleremo altro del prezioso finale, dispensatore di saggezza e forza. Bisogna gustarselo per bene con questa profonda lettura.

C'è una sottile magia nel dolce tocco dell'autrice. Con quest'opera unica riesce a regalarci una storia di pura paura che, grazie alle illustrazioni ci fa tornare piccoli, quasi con la voglia di controllare se sotto il letto si nasconde qualche orripilante creatura, ma che con le parole esplora complesse metafore di quello che nella vita terrorizza concretamente come il tradire noi stessi e diventare persone orribili, oppure il timore primordiale di abbandonare il noto per l'ignoto. Parla del peso che deriva dall'insicurezza per decisioni fondamentali da prendere e di come sia complicato diventare ed essere degli adulti.

Un libro dallo stile avvincente. Molto apprezzabile sia il fatto le descrizioni siano spesso forti e brutali, sia che riesca a mette a nudo lo spirito umano facendo riflette e spingendoci ad osare.

Vi consigliamo fortemente di leggerlo, è adatto a tutti gli appassionati del genere.

Da non perdere!