Trama: In seguito ad una violenta tempesta che li ha colpiti mentre erano in barca con una coppia di amici, Paul e Barbara si ritrovano in un oscuro villaggio spagnolo abitato da misteriosi personaggi che presentano branchie e squame in alcune parti del corpo. Improvvisamente, Barbara scompare e Paul, nel tentativo di ritrovarla, fa conoscenza con il vecchio Ezechiele, il quale gli racconta che gli abitanti del paese compiono sacrifici umani in onore di Dagon, mostruosa divinità marina.

 

Perché vederlo: Provvede anche l’entrata in scena della enigmatica Uxia – più volte comparsa negli incubi del protagonista – ad aumentare il clima di mistero nel corso della oltre ora e mezza di visione, che, tratta da un racconto di Howard Phillips Lovecraft e diretta nel 2001 dallo Stuart Gordon che già aveva attinto dagli scritti del solitario di Providence per Re-Animator, From beyond – Terrore dall’ignoto e Castle freak, è stata concepita grazie ai finanziamenti della Filmax di Julio Fernàndez.

Non a caso, complice l’assenza di moderni mezzi di comunicazione, dalle reti di telefonia mobile ad internet, sono proprio le location spagnole a giovare non poco all’insieme, in quanto il tetro paese d’ambientazione, grazie alle sue diroccate abitazioni, riesce nell’impresa di conferire quel certo senso di claustrofobia e disorientamento che tanto ricorda quei prodotti capaci di impaurirci quando eravamo bambini.

Quindi, quando non bisognava ricorrere necessariamente all’effetto truculento per suscitare raccapriccio, ma era sufficiente una insistita atmosfera lugubre (un esempio per tutti fu il cartoon nipponico Bem).

E, sotto certi aspetti, il clima grottesco creato da Gordon e l’iconografia degli uomini-pesce arrivano a ricordare alcuni prodotti iberici degli anni Settanta (si pensi solo a L’orgia dei morti ed ai film con il compianto Paul Naschy alias Jacinto Molina), mentre la presenza ossessiva dell’acqua trasmette virtualmente brividi di freddo che contribuiscono ad aumentare la paura nello spettatore.

Poi, al di là della professionalità manifestata dal cast, comprendente Raquel Meroño, Ezra Godden e Francisco“Paco”Rabal, scomparso poco dopo la fine delle riprese (il film è dedicato alla sua memoria), a confermare la riuscita dell’ operazione è anche il fatto che, nonostante lo splatter giunga soltanto nella parte finale, il tutto scorre velocemente ed incuriosisce sempre più, man mano che i fotogrammi “colorano” lo schermo.  

Senza alcun dubbio, una delle migliori prove gordoniane.

 

Curiosità: Stuart Gordon avrebbe voluto realizzare la pellicola già negli anni Ottanta, ai tempi della gloriosa Empire pictures del re dei b-movie Charles Band e con il titolo Shadow over Insmouth, ma i costi troppo elevati lo convinsero ad abbandonare il progetto.