Feuer Frei! a Casalecchio del Reno (BO), è il caso di dirlo: venerdì 26 aprile, l'industrial metal band dei Rammstein ha fatto letteralmente infuocare l'Unipol Arena, con la prima delle tre tappe su territorio nazionale del Made in Germany tour 2013.

Eravamo in quindicimila, fuori dalla struttura, in trepidante attesa di poter entrare e goderci lo spettacolo, ma i minuti non avevano intenzione di scorrere fluidi: apertura cancelli prevista per le 18:00, ma, ovviamente, una buona ora di ritardo c'è stata. Accalcati di fronte all'ingresso numero 6, ci siamo visti parcheggiare di fronte il mitico tir del merchandising dei nostri, anch'esso munito di lanciafiamme, giusto per far capire che con i Rammstein non si scherza proprio.

Giunti all'interno dell'Unipol Arena ci hanno fatto sedere per terra, mentre gli spettatori delle tribune, comodamente, entravano con calma, sorreggendo cibarie e bibite varie: noi guerrieri del parterre, invece, stavamo lì, desiderosi solo di tenere ben saldi i piedi sul posto guadagnato con tanta fatica e sudore.

La serata è stata aperta da un dj set a cura di Joe Letz (Combichrist), piuttosto tedioso e ingombrante: volevamo tutti vedere Till Lindemann incendiarsi e incendiare, accompagnato musicalmente e scenicamente dai suoi, mentre invece ci siamo trovati di fronte a un dj set a base di pezzi dei Rammstein, che avremmo sentito dal vivo poco dopo, brutalmente mixati e accompagnati da video di scarsa qualità. Evidentemente lo stesso Letz si è reso conto di essere per lo più ignorato, quando ha dato il via a un coro che recitava “Fuck the dj, we want Rammstein”, gridato a squarciagola da tutto il pubblico.

Quarantacinque minuti di dj set e finalmente l'attesa è divenuta adrenalinica, il momento dell'entrata in scena della band si avvicinava sempre di più: Ich Tu Dir Weh ha dato inizio alle danze, con un meraviglioso Till Lindemann in pellicciotto fucsia e capelli ossigenati che, come una divinità, è sceso dal cielo su di una pedana, dando visione di sé con fuochi d'artificio e urla, a fargli di contorno.

I giochi di luce, uniti ai fuochi d'artificio, alle eruzioni di vapore e alle fiamme lunghe metri che ci hanno arrostiti tutti, hanno garantito uno spettacolo straordinario, difficile da raccontare ma facile da consigliare a tutti. È stato piacevole sentire Wollt ihr das Bett in Flammen sehen?, Asche zu Asche o Du riechst so gut, ma con Bück dich hanno superato se stessi: vedere Till Lindemann sodomizzare Flake a qualche metro da terra, per poi eiaculare sul pubblico impazzito un liquido non ben definito, da un fallo finto, è un'esperienza veramente “R+”, che segna nell'anima.

A far commuovere tutti quanti ci hanno pensato Ohne Dich e Mein Herz Brennt (piano version), emozionali, splendide e incredibilmente coinvolgenti; ma una nota di merito va a Du Hast, nonostante sia una canzone sentita e risentita in ogni dove. Viverla in sede live, accompagnata dalla performance pirotecnica, a dir poco favolosa, è tutta un'altra cosa: ci siamo visti passare due razzi sulla testa, che hanno fatto dietro front per tornare a esplodere sul palco, mentre il pubblico era in delirio.

La chiusura è stata affidata a Pussy, con il fantastico cannone fallico, spara schiuma e un'esplosione di coriandoli bianchi che hanno salutato, così, l'Italia, gli italiani, e tutte le persone provenienti da altri Stati e continenti. Nel pubblico erano presenti infatti tedeschi, scozzesi e perfino sudafricani, insaziabili nel seguire la band e vederla esibire in giro per il mondo.

È senza dubbio uno dei live più entusiasmanti, eccitanti, splendidi e additivi che si possano vedere, la sensazione di calore che avvolge il volto nel momento in cui fiamme di qualche metro vengono sputate, è indescrivibile. Un plauso all'impatto live, alla maestria di esecuzione dei pezzi, alla voce di Till Lindemann talmente grave da far tremare il suolo, anche nel momento in cui ha detto “Grazie, siete grandi” in un eccellente italiano: un live fatto praticamente di soli pezzi mastodontici, di vere e proprie hit, è un live che dà grandi soddisfazioni.

Per chi se lo fosse perso, i Rammstein torneranno in Italia il prossimo 9 e 11 luglio, rispettivamente a Roma e Udine: non ci si può perdere uno spettacolo del genere, difficile da descrivere, per la quantità immensa di emozioni suscitate, ma soprattutto impossibile da dimenticare.

Rammstein – Setlist “Made in Germany tour 2013”, Unipol Arena (BO)

Ich tu dir weh

Wollt ihr das Bett in Flammen sehen?

Keine Lust

Sehnsucht

Asche zu Asche

Feuer Frei!

Wiener Blut

Mein Teil

Mein Herz brennt (Piano Versione)

Benzin

Due riechst so gut

Links 2-3-4

Du hast

Bück dich

Rammstein-Intro

Ohne dich

Sonne

Ich will

Pussy