Dal 2 maggio è in libreria Muri di carta (Pappersvaggar, 2006/2010) un'antologia di racconti di John Ajvide Lindqvist, autore di Lasciami entrare, L’estate dei morti viventi e Il porto degli spiriti (Marsilio).

L’autore dichiara che questi racconti sono stati scritti tra la primavera del 2002 e l’autunno del 2005; il primo racconto scritto è Eterno/Amore, sorta di epilogo di Lasciami entrare. Il  racconto La soluzione finale doveva essere la grandiosa scena conclusiva per L’estate dei morti viventi, ma l’autore si rese conto che non c’era lo spazio necessario per includerlo. Nel racconto Confine conosciamo Tina, ispettore doganale che possiede il dono di vedere se un uomo a lei vicino sta nascondendo qualcosa, particolarità molto richiesta dai vari uffici doganali, questo fino al giorno in cui...

Come sempre nei racconti di Lindqvist si parte da situazioni e persone apparentemente normali, per arrivare a scoprire che sotto questa normalità si nasconde il male o il soprannaturale, facendo emergere le paure più grandi in ognuno di noi.

L’autore: 

John Ajvide Lindqvist è nato in Svezia nel 1968 ed è cresciuto a Blackeberg, sobborgo di Stoccolma. Ha fatto per anni il prestigiatore, è autore televisivo, di sceneggiature e testi teatrali.

Da sempre appassionato di thriller e di horror nel 2002 provò a scrivere un racconto e capì che quella era la sua strada.

L’autore viene definito “lo Stephen King scandinavo”, definizione in cui non si riconosce affermando che i suoi romanzi per contenuti e stile sono molto diversi da quelli dell'autore americano, ama le opere degli scrittori come Beckett e Dostoevskij e ammira Clive Barker per il linguaggio raffinato. 

Ecco cosa scrive l’autore in merito alla presente antologia: 

«Storie che ho scritto sui miei muri di carta, quelle pareti sottili che ci separano da tutto quello che non sappiamo spiegare, l’altro. Sono racconti d’amore e di morte. Parlano di come reagiamo quando amore e morte entrano in collisione e i mostri emergono dai loro nascondigli. Buona lettura!»

John Ajvide Lindqvist 

La “quarta”:

 

Che si tratti di un edificio in un sobborgo di Stoccolma che comincia a muoversi minaccioso, di una donna con uno straordinario sesto senso che si trova più a suo agio tra gli alberi della foresta che tra le persone, o di un’anziana pensionata che si lascia coinvolgere in uno strano giro di furti ai grandi magazzini, queste storie inquietanti e magiche nascono tutte da un quotidiano spesso così desolato e spaventoso che solo il sovrannaturale può promettere un riscatto.

Dall’ultimo capitolo di Lasciami entrare, in cui scopriamo cosa ne è stato di Oscar ed Eli dopo la loro fuga da Blackeberg, a La soluzione finale, grandiosa scena che conclude le vicende di Flora e Elvy alle prese con i morti viventi, Lindqvist avvolge le sue storie in un’atmosfera sospesa e spietata, riuscendo a raccontare quanto sia impalpabile il confine tra la realtà e l’incomprensibile.

John Ajvide Lindqvist, Muri di carta (Pappersvaggar, 2006/2010)

Traduzione Alessandro Bassini

Marsilio Editori, collana Farfalle, pagg. 467, euro 18,50