L'omino farfallino non è ancora tornato dalle vacanze e mi sento come se un pezzo di me stesse finalmente vivendo la vita avventurosa che non ho mai avuto: discese a spazzaneve sulle piste dei bambini, sbronzarsi con la grappa contenuta nelle botticelle dei cani Sanbernardo, mangiare la polenta con le mani non appena la versano su enormi tavoli mal lavati, cantare osceni yodel facendo finta di divertirsi. Insomma, sentirsi un po' una via di mezzo fra Jerry Calà e Massimo Boldi nelle varie vanzinate, qualsiasi cosa questa sensazione sia...

"Sempre meglio che visionare filmacci horror", direbbe Jack Melma (eh sì, questo è il nome all'anagrafe dell'omino farfallino), fra un panino allo speck e una palpata a qualche amazzone sud-tirolese vestita di quelle tutine da sci così striminzite e sottili.

Resta il fatto che l'assenza dell'omino (sembra il titolo di un trattato socio-filosofico) porta bene alle nostre visioni televisive. Andiamo a vedere perché.

S'incomincia domenica 16 gennaio con MTV che ripropone Ringu 2 di Hideo Nakata, ormai stiamo abituandoci a certe visioni orientali (ma attenzione, vediamo solo una certa porzione del fenomeno) e queste insalate di fantasmi dai capelli lunghi cominciano a stancare. Rispetto al primo film manca qui il motore misterico che rendeva l'intera vicenda più interessante. Alcuni notevoli squarci di visione salvano comunque la pellicola.

Spostiamoci su La7, 1.20 della notte. Storia di fantasmi cinesi. Ecco, in quegli anni (fine dell'edonismo reganiano) la visione orientale non era ancora così inflazionata e questa buona pellicola di Hong Kong avvinceva e convinceva con il suo porsi a metà fra horror e fantasy, fra film d'azione e storia d'amore. Incantesimi, alberi maledetti, fantasmi... Visione obbligata per chi ora ha fin troppo rancore nel sangue.

Saltiamo a mercoledì 19 gennaio su RaiUno, alle 3.20 possiamo gustarci L'ombra del vampiro che, più che una pellicola sui vampiri è un "making of" di quella pellicola. Nel cercare di ricostruire la genesi del Nosferatu di Murnau si scade nella noia e nello snobismo dell'"autore che ci parla dell'autore", ma la pellicola viene letteralmente salvata dal duo John Malkovich/Willem Dafoe in assoluto stato di grazia.

Giovedì il soprannaturale latita ma possiamo cogliere qualche scheggia di orrore psicologico su Italia1 alle 22.55 con The Experiment, un film di Oliver Hirschbiegelche prende le mosse da un esperimento realmente condotto decenni fa in USA. Alcuni volontari accettano di interpretare guardie e carcerati in un test che ben presto degenererà in gioco al massacro. Chi avrebbe voluto vedere più sangue e violenza, chi ne avrebbe voluto vedere di meno, a me il film è piaciuto e mi ha dato spunto per risalire alle sue origini e fonti. Fate voi.

Venerdì 21 alle 2.45 su RaiUno verrà trasmesso Il tagliaerbe che non è un horror (echi di realtà virtuali e tanta noia) ma è comunque tratto da un racconto di Stephen King. Il Re dell'orrore lo ha poi disconosciuto quindi non vedo perchè dovremmo riconoscerlo proprio noi. Da prendere con le molle (virtuali).

Giungiamo al capolinea con sabato 22: alle 14.40 su Italia1 Dracula morto e contento. Mel Brooks ci riprova dopo Frankenstein Junior ma nemmeno Leslie Nielsen (meno ispirato del solito) basta a salvare il film. Per vampiri coi denti da latte.

Stesso gorno, su Rete4 alle 0.05, Visioni di morte. La storia è anomala e persino interessante: un pluriomicida scampa la sedia elettrica causa guasto, la scossa che si è beccato gli cambia però la personalità e su queste basi una psichiatra criminale (sembra essere una professione esclusivamente femminile) cerca di salvarlo dalla pena di morte. Ma la scossa non gli ha solo cambiato il carattere: il poveretto ora ha premonizioni su futuri omicidi... Strano minestrone irrisolto, se non avete trovato nessuno con cui folleggiare in discoteca potete pure dargli una guardata.

Sabato è davvero horror night fever: all'1.30 su RaiTre passerà Pagine dal libro di Satana, un film di Carl Theodor Dreyer che manca all'appello delle mie visioni e che sembra proprio imperdibile con i suoi quattro episodi collocati in diverse ere storiche che rappresentano i tentativi del Maligno di corrompere e dominare nel mondo terreno.

Ho già programmato il videoregistratore.

Perché io qualcuno con cui andare in discoteca ce l'ho, sempre che non torni anzitempo Jack Melma a rompermi le uova nel paniere...