Divertire, disgustare, incuriosire e spaventare, difficile far capitare tutto ciò durante la visione di un film, figurarsi poi se la durata è di soli trenta minuti. Invece è proprio quel che succede in Bastard serial killer! Kill! Kill!, un medio metraggio che già dal titolo riecheggia bonariamente un cinema intriso di horror e pulp, La Casa dei 1000 Corpi, 2003, mescolata a Le iene, 1992, con uno stile tutto italiano. Un soggetto in divertente equilibrio tra bucolico, casereccio e inquietante. E l'immagine della locandina si rivela il miglior termometro per riassumere quanto visto.

Diversificare gli stili, puntare sull'originalità e fare dello spettatore un soggetto in grado di interagire e intrattenersi con le varie proposte. Sono questi i punti di forza dell'opera di Antonio Zannone, regista indipendente, con un curriculum che conferma pienamente la predilezione per un genere contaminato di noir, splatter ed elementi visionari. Una produzione low budget, affidata a una video reflex, che può essere apprezzata anche per la buona fotografia di Giosè Brescia, e l'interpretazione degli attori.

La trama in sé può sembrare l'aspetto meno originale. Un delinquente, la fuga da un ospedale giudiziario, il recupero di un bottino nascosto prima dell'arresto in un casolare abbandonato, reso a dir poco difficile da un maniaco antropofago. Una storia volutamente ricca di stereotipi linguistici e narrativi, esplicitamente imbastita per mettere in mostra le buone doti di regia.

Guardando indietro alle pietre miliari del genere e sporgendosi in avanti con un patchwork originale e divertente, Zannone e compagnia fanno della versatilità la loro arma migliore, dimostrando che il talento per stupirci in futuro con nuove storie non manca.