Sorpresi per la notizia? No, vero? La sorpresa, semmai, è che di Resident Evil ce ne saranno solo tre (e non sei o nove o trentacinque calcolando i vari, possibili, Milla Vs. Godzilla). Gli incassi di Resident Evil: Apocalypse, circa un'ottantina di milioni di dollari, fanno di Paul W.S. Anderson una persona ottimista. Il sceneggiatore-regista-produttore che ha fatto dei film-videogame il proprio marchio di fabbrica, infatti, aveva pensato sin dall'inizio a Resident Evil come a una trilogia.

Tre film, dunque, così suddivisi: il primo Resident Evil come un prequel del videogame, Apocalypse come la versione filmica di Nemesis e il terzo, pensate un po', come il sequel del gioco della Capcom.

Tanta creatività mette un po' di vertigini, vero?

Comunque sia due cose sembrano sicure: la presenza della mai troppo venerata Milla Jovovich, la cui bellezza sarebbe in grado di risollevare le sorti di qualsiasi film, e lo stesso Paul W.S. Anderson dietro la macchina da presa. Dopo aver lasciato l'incarico di girare Resident Evil: Apocalypse al collega Alexander Witt (eterna "seconda unità" in film come The Bourne Identity, Black Hawk Down e Il gladiatore), Anderson sarebbe intenzionato a riprendere il controllo totale sulla serie, e non solo per quanto riguarda i writing credits.

Il film dovrebbe essere girato in quel di Toronto, e avere a disposizione un budget ancora superiore a quello del secondo capitolo.