Nel bene o nel male Dylan Dog rappresenta un evento mensile importante nell'editoria horror dello stivale e sebbene sia facile muovere critiche di ogni tipo alla casa editrice milanese bisogna sempre ricordare che si tratta di una delle poche uscite fisse nell'asfittico panorama nostrano.

Siamo abituati da tempo a notare riferimenti più o meno oscuri a film e romanzi weird/soprannaturali nelle pagine dylaniate e anche questo albo non è da meno presentando varie analogie con il celebrato The Ring. Dal sito della Bonelli apprendiamo che:

Una serie di cruenti assassinii minaccia di far perdere il sonno all'ispettore Bloch. Un cadavere viene rinvenuto martoriato da chiodi, un altro divorato da un'orda di ratti; ma l'escalation degli orrori continua con il ritrovamento di altri corpi: decapitati, scuoiati, impiccati, bruciati vivi... Un libro si rivela l'elemento ricorrente di ogni omicidio. Un volume senza titolo, con il fregio di una spirale in copertina. Ogni vittima ha sfogliato le sue pagine… Il segreto di tutto si nasconde tra le righe di quel volume e Dylan deve scoprirlo al più presto, se vuole evitare che il suo più caro amico diventi La decima vittima

E' facile individuare nel meccanismo del libro che sparge la morte evidenti collegamenti con la videocassetta maledetta del film sopracitato, altre citazioni fin troppo scoperte riguardano una scena che ricorda Il Maratoneta di John Schlesinger mentre la tematica dello scrittore con legami soprannaturali può generalmente rinviare sia a certi volumi di Stephen King che a una vasta pletora di lungometraggi e romanzi che parlano di patti con il diavolo. La lista potrebbe continuare ma avrete già capito che l'albo in questione non si presenta come uno dei più originali nella storia dell'indagatore dell'incubo e i disegni di Ugolino Cossu, altalenanti fra clamorose incertezze e vignette di forte suggestione non aiutano a tenere alto l'interesse di una serie ormai longeva che ha nella scadenza mensile il suo limite e insieme il pregio.

Il titolo dell'albo omaggia un famoso film di Elio Petri. Soggetto e sceneggiatura di Tito Faraci, copertina di Angelo Stano.

Dylan Dog 219 è in edicola dal 27 novembre a 2,40 euro.