La Germania si sta rivelando un sorprendente serbatoio che fornisce a getto continuo scrittori di romanzi horror e dark fantasy di ottima qualità. Uno di questi, forse uno dei primi, è sicuramente Wolfgang Hohelbein del quale la Editrice Nord sta pubblicando la serie delle Cronache degli Immortali: il romanzo attualmente in libreria è intitolato Il rogo dell’inquisitore (Der Todesstoß, 2001), ed è il terzo volume del ciclo.

Lo scrittore è nato a Weimar nel 1953, ha al suo attivo una copiosa produzione sempre di buon livello. Si impose all’attenzione dei lettori con il romanzo Marchenmond (1982) con il quale vinse anche alcuni premi. Questo romanzo è stato tradotto in Italia nel 1988 nella collana Pegaso della Reverdito Editore, con il titolo Boraas il Principe delle Tenebre. Purtroppo passò quasi inosservato come altri romanzi dello stesso autore, sempre pubblicati da questo editore: Hagen di Tronje. Una epopea Nibelunga; Il Sigillo dei Templari; La Danza degli Elfi.

In questi ultimi dieci anni la fama di Hohelbein si è notevolmente accresciuta e ha varcato prepotentemente i confini del suo paese. I suoi romanzi sono ormai tradotti in molte altre lingue. In Italia è stata già pubblicata la trilogia fantasy della Leggenda di Camelot (Die Legende von Camelot), quest’ultima scritta insieme a Heike Hohlbein.

Ora la Nord ci fa conoscere questo interessante ciclo delle Cronache degli Immortali (Die Chronik der Unsterblichen) che è arrivato al suo ottavo volume (Die Verfluchten – 2005)

Nei due precedenti romanzi intitolati Nell’abisso (Nord – 2005) e Il principe Vlad (Nord – 2006) abbiamo conosciuto il protagonista: il cavaliere Andrej Delany che si muove sullo sfondo di un’epoca piena di superstizioni in cui pregiudizi, povertà spirituale e materiale sono cosa comune.

Andrej, dopo una lunga assenza rientra al suo villaggio natio in Transilvania ma lo trova pieno di cadaveri. L’unico sopravvissuto, il giovane Frederic, gli narra che i pochi superstiti sono stati portati via: i responsabili sono un piccolo esercito guidato da un frate inquisitore e da tre misteriosi cavalieri in armatura dorata. I due si lanciano all’inseguimento per salvare dalla schiavitù i sopravvissuti. Durante il viaggio Frederic nota con terrore che Andrej guarisce rapidamente dalle più mortali ferite e che attraversa il fuoco senza danni: il cavaliere non trova una spiegazione convincente. E’ sempre stato cosi, questi strani fatti lo hanno costretto a lasciare il villaggio come un reietto, ma quando Andrej si scontrerà con i cavalieri dall’armatura dorata scoprirà che lui appartiene alla eletta schiera degli Immortali. Altre avventure attendono i due, che riusciranno a liberare i superstiti, si scontreranno con un terrificante cavaliere dalla rossa armatura: Vlad Dracul e saranno coinvolti nel sanguinario conflitto tra le orde turche e le truppe cristiane. E ora siamo al terzo capitolo....

XV secolo. Il cavaliere Andrej Delàny nasconde un segreto oscuro e terribile: le sue ferite guariscono rapidamente e nessuna arma sembra in grado di ucciderlo. Ma Andrej non ha accettato il suo destino: affiancato da Abu Dun, un tempo pirata e mercante di schiavi, viaggia attraverso l’Europa per scoprire l’origine della maledizione che lo ha colpito e trovare un modo per affrancarsene. Dopo anni di peregrinazioni e di ricerche infruttuose, finalmente Andrej sente riaccendersi la speranza: una giovane zingara gli rivela infatti che, in un villaggio della Baviera, vive la Puuri Dan, un’anziana donna cieca che conosce il segreto degli Immortali. Il cavaliere e l’amico si rimettono subito in cammino e giungono a Trentklarnm, un paesino in cui regna un’atmosfera inquietante. Gli abitanti si dimostrano particolarmente ostili e diffidenti e la zona pare infestata da creature spaventose, dall’aspetto solo vagamente umano. Per dipanare il mistero e avere salva la vita, Andrej dovrà affrontare una lotta mortale con esseri che sembrano scaturiti da un incubo. E scoprirà una verità sconvolgente sulla natura degli Immortali...

Il rogo dell’inquisitore di Wolfgang Hohlbein (Die Chronik der Unsterblichen - Der Todesstoß, 2001, Traduzione Sergio Vicini, Editrice Nord, collana Narrativa 265, pag. 303, euro 16,60)

ISBN 88-429-1422-3