La Sergio Bonelli Editore ci ha abituati nel corso degli anni a notevoli incursioni orrorifiche da parte di personaggi e testate assai lontane dal nostro genere preferito.

Ricordiamo ancora con piacere una notevole “traduzione” western del lovecraftiano The colour out of space e i vari episodi aventi per protagonista il villain più famoso della collana di Tex, quel Mefisto a metà strada fra stregone e alchimista, vera spina soprannaturale nel fianco logico e raziocinate del ranger più famoso in Italia. Né sono immuni da intrusioni weird altre testate storiche quali Zagor o Mister No.

E’ in tutte le edicole da qualche giorno il Texone numero 18, Ombre nella notte, uno speciale albo annuale di grandi dimensioni e notevole numero di pagine (ben 240) che vede Tex e i suoi amici alle prese con un importante archetipo della narrativa horror. Il volume in questione, sceneggiato con il consueto mestiere da un Claudio Nizzi cui si può solo rimproverare, al massimo, di fare il proprio lavoro fin troppo bene, in modo automatico e semi robotico, è disegnato da Roberto De Angelis, autore di punta di Nathan Never che qui dimostra di trovarsi a suo agio anche con atmosfere western, sebbene il tratto risulti in certi punti un po’ tirato via e ai volti e scene cinetiche si debbano innegabilmente preferire paesaggi e interni, tratteggiati con notevole cura.

La vicenda porta nostri a indagare sulla scomparsa di un anziano medico, su strani uomini scimmia, rapimenti, mutazioni e altri fatti inquietanti. Lampante la matrice della storia, quella del mad doctor che, cercando di separare bene e male nella natura umana, finisce per liberare mostri composti di pura malvagità. Siamo dalle parti di Robert Louis Stevenson e del suo immortale capolavoro Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, ma non si tratta di pedissequa scopiazzatura in quanto Nizzi riesce a giocare con sufficiente abilità fra i punti fondamentali del racconto stevensoniano e i classici ingredienti dell’avventura bonellide, creano ancora una volta un albo di piacevole lettura che non possiamo fare a meno si segnalare per tematiche e situazioni assai affini a quelle predilette da Horror Magazine.