Avete presente quel film credo inglese dove lui e lei mentre si stanno baciando come ogni giorno da quasi un anno a un certo punto si guardano e si dicono “ma che cavolo stiamo aspettando?” e prendono su baracca e burattini e bambini e partono per la Scozia? I due vanno sul lago di Loch Ness e vedono il mostro di notte spuntare dall’acqua come una benedizione e capiscono che c’è ancora qualcosa che può stupirti e capiscono che quello è il segno che la strada intrapresa è quella giusta. Quando un plesiosauro ti viene fuori dall’acqua cominci a dubitare non poco del concetto stesso di giusto e sbagliato.

Il Great Rail Run, la gara internazionale di Triathlon che ha visto impegnati un centinaio di concorrenti provenienti da Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Sudafrica si è svolta sul misterioso lago di Loch Ness in Scozia. Siccome gli organizzatori (gli stessi della Grande Corsa del Nord, da NewCastle fino a Tyne) erano molto preoccupati per la salute e la sicurezza dei nuotatori durante la competizione, hanno richiesto alla compagnia di assicurazioni britannica NIG speciali polizze a copertura di eventuali attacchi da parte del mostro. La gara prevedeva infatti energiche nuotate che potevano infastidire Nessie (nomignolo affettuoso dato dalla stampa alla leggendaria creatura che abiterebbe le profondità del lago). "Con così tanti atleti contemporaneamente in acqua non possiamo garantire la sicurezza nel caso il mostro preistorico attacchi uno di loro [..] gli atleti provocheranno un sacco di rumore e di movimento in acqua, rischiando così di risvegliare Nessie" ha spiegato David Hart della Nova International, una delle società organizzatrici della

gara.

Sembra che tutte le squadre iscritte abbiano accettato di contrarre l'assicurazione che avrebbe coperto danni fino a 1,5 milioni di euro. David Parker, responsabile commerciale della compagnia assicurativa NIG, ha dichiarato, riguardo a polizze ad hoc contro imprevisti così inusuali, che "dal punto di vista assicurativo il rischio è ragionevolmente basso"

La gara prevedeva anche circa 20 km in bicicletta e una corsa di circa 8km, ma secondo gli organizzatori l’unico vero rischio era rappresentato dal percorso a nuoto da farsi proprio dove il celebre mostro dalle sembianze di dinosauro sarebbe stato avvistato negli anni passati. Dal canto suo, il fan club ufficiale del mostro di Loch Ness ha fatto sapere di non gradire questo allarmismo, in quanto Nessie non attaccherebbe mai nessuno, neanche i nuotatori più rumorosi: "tutti sanno che Nessie è amichevole, una creatura pacifica e per nulla pericolosa. Vive da anni nel lago e non ha infastidito mai nessuno" ha dichiarato Gary Campbell, presidente del club “Se volesse prender parte alla gara, però, sarebbe diverso. Per come conosce bene il suo lago batterebbe di certo tutti quanti”.

 

Ma esiste davvero una creatura preistorica nelle acque di Loch Ness? La leggenda del mostro risale all’anno 565, quando San Columba, a cui si deve l’introduzione del Cristianesimo in Scozia, scorse la paurosa creatura nel lago, mentre gli avvistamenti moderni risalgono agli anni '30 quando cominciarono le numerose esplorazioni del lago senza esito. E il dubbio sulla sua esistenza assilla gli abitanti dei dintorni e del mondo intero da allora. E si sono accumulate altre testimonianze sempre molto vaghe. Motivi per dubitare della presenza del mostro effettivamente ci sono. Secondo il Cicap, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, che ha studiato a fondo il fenomeno,  per sopravvivere oltre 70 milioni di anni, una creatura preistorica come quella avrebbe dovuto riprodursi continuamente: quindi, nel lago dovrebbe esistere almeno più di un mostro e sul suo fondale si dovrebbero trovare le ossa di centinaia di mostri, ma nulla di tutto questo c’è. Una creatura di quelle dimensioni, poi, difficilmente potrebbe nascondersi così a lungo dentro uno spazio piccolo come quello del lago di Loch Ness. Tutto lascerebbe dunque presupporre un’abile strategia di marketing per attirare maggiore attenzione sul luogo e ora quindi sulla kermesse sportiva. In effetti i visitatori non mancano ed è nata da tempo una vera e propria industria di merchandising relativo al mostro (a Drumnadrochit esiste una Loch Ness Monster Exhibition dove si vendono ogni sorta di oggetti che lo riguardano).

E’ anche vero però che Nessie è stata fotografata molte volte, le immagini migliori sono state realizzate nel 1975 da uno studioso di Boston. Vi si scorge una sagoma simile a quella di un plesiosauro, gigantesco rettile estinto da milioni di anni.

Quel che per ora è certo è che l’azzurra Claudia Pinna, ansiosa di uscire presto dall’acqua durante il Great Rail Run, ha vinto tra le donne.