Robert McCammon, tra gli anni ’80 e i ’90, ha scritto libri come Baal, Bethany’s Sin, Swan Song, Mine e Boy’s Life – per ben tre volte si è aggiudicato il Bram Stoker Award (in alcuni casi a pari merito con Stephen King). Dopo Gone South nel ’92, McCammon scompare dalla scena pubblica e diventa egli stesso un personaggio misterioso, come quelli creati dalla sua penna. Il silenzio dura per circa dieci anni fino alla pubblicazione della sua fatica più recente, Speaks the Nightbird, un grande affresco storico sull’oscuro periodo della caccia alle streghe nel 1600.

 

They Thirst è unanimemente considerato uno dei suoi migliori romanzi; dopo il fortunato esordio nell’80 con Baal, viene pubblicato nell’81 in edizione hard cover e diventa in breve tempo un best-seller, conquistando i lettori statunitensi. A distanza di più di vent’anni, la Gargoyle Books si appresta a pubblicarlo in Italia, in ottobre, con il titolo Hanno sete: un'epopea vampirica innestata nella contemporaneità di una metropoli come Los Angeles, che si dovrà difendere da un esercito di spietati vampiri, comandati dal loro principe Vulkan.

 

Il testo: un male vecchio come il mondo si è trasferito dalle lande desolate di un paese dell’est europeo nel calderone ribollente di Los Angeles, più di otto milioni di persone e un campionario di ogni genere di umanità.

Il contagio che questo male porta con sé si diffonde, prima lentamente, poi in proporzione geometrica: la città, l’intera nazione sono minacciati, poi toccherà al resto del mondo.

Uno sparuto gruppetto di persone si frappone al terribile piano di Vulkan, principe dei Vampiri: un detective della omicidi che quel male ha conosciuto durante la sua infanzia, un prete condannato a morte da una malattia incurabile, un attore della televisione che cerca di strappare la donna amata ad un destino peggiore della morte, una giornalista abituata a rimestare nel torbido e un bambino che vuole vendicare l’uccisione dei suoi genitori. Ma come può un gruppo ristretto di persone opporsi a milioni di vampiri? Le armi con cui combattono sono poche e inadeguate, ma la loro arma migliore è la fede…