Questo nuovo volume, intitolato L'orecchio della civetta (si tratta di uno dei loro racconti più antologizzati), pubblicato dalla meritoria Agenzia Alcatraz nella collana Bizarre fa riparlare finalmente di Erckmann-Chatrian. Erckmann-Chatrian sono una delle coppie più famose del fantastico francese ed europeo dell'800 (di loro spesero parolo di elogio Montague Rhodes James e H.P. Lovecraft). I 2 si sono conosciuti nel 1847 e, per circa quarant'anni, hanno pubblicato una svariata serie di libri di vari argomenti fra cui testi per l'infanzia (genere per cui oggi sono ancora noti nel loro paese) e altri di varie tematiche fra cui i racconti dell'orrore.

Entrambi nativi dell'Alsazia-Lorena hanno modo di vivere tutta la storia francese di quel periodo a partire dalla Rivoluzione del 1848 fino alla guerra contro la Prussia e la Comune parigina (i 2 erano repubblicani e socialisti). Erckmann è il creativo dei 2 ma non bisogna assolutamente sminuire la figura di Chatrian in qualità di editor e instancabile ispiratore tanto che, una volta divisisi a causa di fratture insanabili (a cui hanno contribuito le precarie condizioni mentali di Chatrian) l'alchimia si rompe e la loro produzione in solitaria diventa trascurabile. Come ben scrive Max Baroni nell'introduzione: "Il fantastico, per Erckmann-Chatrian, si muove su una linea di demarcazione fra il naturale e il soprannaturale, e l'equilibrio viene spesso mantenuto in maniera perfetta, senza che questo confine venga superato.

Più che di fantastico in senso stretto, varrebbe quindi forse la pena di parlare do grottesco o – meglio ancora – di perturbante". Bisogna poi sottolineare come il loro fantastico abbia fatto tesoro delle leggende del folklore locale, della lezione di E.T.A. Hoffmann, della tradizione delle ghost-stories e si caratterizzi per una certa vena onirica senza tralasciare poi l'interesse per le scoperte scientifiche e per il mesmerismo. 

Fra i racconti più significativi cito Il ragno-granchio ambientato nella località termale di Spinnbronn in Renania. La vicenda narra come da una caverna improvvisamente fuoriescono scheletri che, inizialmente, si pensa appartengano a epoche remote; ma, quando emerge anche il cadavere di una ragazza scomparsa 50 anni prima e poi scompare un anziano ufficiale inglese in cura alla stazione termale, verrà infine condotta un'indagine che, tramite anche una signora haitiana dedita alla magia nera, porterà a una scoperta impressionante. In Il cannocchiale di Hans Schnaps un farmacista inventa una sorta di cannocchiale che riesce a far realizzare tutti i propri desideri. Come si diceva il sogno è uno dei temi portanti della loro narrativa come possiamo leggere in Il sogno di mio cugino Elof. In questa storia il protagonista Kasper Elof riesce, attraverso l'attività onirica in cui rivive costantemente un delitto commesso da un mugnaio ai danni del proprio genero, a far luce sulla vicenda anche grazie all'aiuto di un cugino archivista trovando il luogo del delitto presso un antico mulino. Dai documenti risulta che, all'epoca, al posto del mugnaio fu condannato un innocente.

Fra le storie più efficaci ricordo Il violino dell'impiccato dove un musicista in crisi di ispirazione Karl Hafitz, riuscirà a comporre finalmente una musica suggestiva e inquietante dopo aver trascorso la notte in una locanda sperduta abitata da un enigmatico signore e dalla sua spettrale figlia. Durante la notte farà infatti la conoscenza dello spirito inquieto di Melchior, il figlio musicista del locandiere impiccato per un delitto. Ma anche il racconto conclusivo della raccolta L'occhio invisibile (o la locanda dei tre impiccati) è notevole e molto macabro (con gli occupanti della stanza di una locanda che si impiccano regolarmente) e anticipa il celeberrimo Il ragno di Hanns Heinz Ewers. Questa raccolta racchiude un po' il meglio di Erckmann-Chatriann e la consiglio caldamente.