Soundtrack to your escape (Colonna sonora per la tua fuga) è il più recente album pubblicato dagli In Flames, e, ironicamente, mai titolo fu più azzeccato per descrivere le reazioni che avranno i fan del gruppo emblema del Melodic Death Metal.

Gli In Flames erano famosi, nell'ambito Death Metal, per la grande capacità di costruire melodie di chitarra rabbiose e trascinanti, picchi di disperazione a sei corde che sgusciavano tra riff potenti di chitarre accordate diversi toni sotto la norma per uscire a formare cavalcate trascinanti, in contrasto con la classica voce "growl" dei cantanti death metal. L'album Jester Race è sicuramente il capolavoro del gruppo, in cui si ritrovano tutte le caratteristiche succitate.

Purtroppo, gli In Flames hanno cambiato direzione e stile, scelta sempre lecita in ambito artistico, ma non sempre riuscita. E in questo caso riuscita molto male e proposta ai fans in modo abbastanza scorretto.

Infatti il nuovo lavoro Soundtrack to your escape è stato presentato al pubblico dal singolo The Quiet Place, trasmesso addirittura da MTV. Già questo fatto, insieme al cambiamento all'approccio vocale del cantante Anders Fridén che ha abbandonato il ruggito per un'approccio più nu-metal alle liriche, può aver fatto storcere il naso a molti fan di vecchia data. Tuttavia, vocals a parte, il brano è davvero ben costruito, con melodie di chitarre trascinanti. E' un singolo che spinge ad acquistare l'album, perchè chi non ha mai ascoltato gli In Flames pensa "ottimo pezzo, belle vocals pulite e lancinanti, chitarre groovy, se tutto il CD è così sarà sicuramente un lavoro originale", mentre il fan di vecchia data pensa: "mmm, questi qui si sono dati un'ammorbidita, il cantante ha cambiato voce... però lo stile melodic death metal è rimasto, è pur sempre un album degli In Flames".

Ed è proprio per questo che il CD è stato presentato in maniera scorretta: il singolo The Quiet Place non ha nulla a che vedere con il resto dell'album, un lavoro di classico death metal old style banale, lento, noioso. Mai prima d'ora ho sentito un pezzo così eterogeneo rispetto agli altri del CD. I brani restanti dell'album non hanno quasi mai né la voce "pulita" né le tanto famose melodie di chitarra, deludendo sia i nuovi che i vecchi fans degli In Flames.

E' sufficiente scorrere i brani per avere una panoramica del lavoro.

F(r)iend, parte bene, bel riff di chitarra, voce growl armonizzata a due tonalità... poi? Finisce tutto lì, non cresce mai.

Di The Quiet Place ho già detto, trascinante, disperato brano in cui finalmente le chitarre cantano. Pezzo molto valido, sono gli In Flames senza voce growl.

Dead Alone, la traccia 3, è classico death metal, ma fa ben sperare per il resto dell'album. Intermezzo piacevole con cori di voce pulita, riff di chitarra che parte ciclico, veloce.

Touch of Red è un brano carino, ma la struttura è molto simile alla traccia precedente: versi costruiti su riff di chitarre basse e granitiche, fin troppo, e un ritornello pulito che «apre». Ma è una canzone troppo costruita a blocchi ripetitivi. Zero melodie di chitarre, ma abbondanza di schitarrate indistinte.

Like you better dead, quinta traccia, già fa sollevare un sopracciglio all'ascoltatore più attento. E' tale e quale le precedenti. Solito discorso: riff secchi e bassi, ripetuti ossessivamente, voce growl, poi apertura vocale nel ritornello.

My Sweet Shadow, non pervenuta, a parte qualche pezzettino quasi acustico, ma slegato dal contesto.

Evil in a Closet apre con un arpeggio di chitarra acustica, ed è una ballata! Voce pulita ma sgradevole, ricorda un po' Marilyn Manson, l'arpeggio è significativo seppur non originalissimo. Nella seconda parte la canzone si incattivisce un po', ma nulla toglie quel sentore di marilynmansoniano commerciale che in un CD degli In Flames non c'entra proprio nulla.

Per In Search for I, la traccia 8, vale lo stesso discorso della quarta e quinta canzone, identiche, con l'aggravante che in questa non c'è mai un'apertura o un crescendo emotivo. Piatta.

Borders and Shading, è identica alla traccia 4 e 5, quindi anche alla 8... con in più l'aggravante della voce Manson. Inutile.

Superhero... inutile.

Dial 595-ESCAPE, non si distingue, né si comprende perchè la si dovrebbe ascoltare fino in fondo.

Interessante la traccia 12, Bottled, in cui si risentono sprazzi delle compiante melodie di chitarra degli In Flames, ma giusto in lontananza, come ricordi di tempi migliori. Almeno un po' la canzone risolleva il piattume degli ultimi 7 pezzi.

Discover me like Emptiness è una bonus track dell'edizione deluxe dell'album. Apre con arpeggio e voce sussurrata alla Tiamat, che si alterna con un riff alquanto banale. Solo nella seconda metà la canzone decolla con chitarra e voce che riescono a trasmettere disperazione e rabbia.

In linea di massima Soundtrack to your escape è un album da dimenticare: fastidioso per i fans di vecchia data degli In Flames, sorprendentemente ingannevole per chi gli si avvicina incuriosito dal primo singolo diffuso nell'etere. Paradossalmente, potrebbe risultare piacevole a chi non sono mai piaciuti gli In Flames o il Nu-metal, cioè agli ascoltatori di Death Metal classico. Ma non ci scommetterei.

TRACKLIST

1 F(r)iend

2 The quiet place

3 Dead alone

4 Touch of red

5 Like you better dead

6 My sweet shadow

7 Evil in a closet

8 In search for I

9 Borders and shading

10 Superhero of the computer rage

11 Dial 595-ESCAPE

12 Bottled

13 Discover me like emptiness (bonus track)