Ecco a voi Horror Magazine, il nuovo sito della rete DelosNetwork che fa capo all'associazione Delos Books.

Vengano, dunque, signore e signori... entrino a guardare coi loro occhi i peggiori incubi del mondo...

Il momento è arrivato e l'emozione, tra chi questo prodotto lo sta realizzando mettendoci il cuore, è tanta. Troverete delle sviste, e il materiale proposto potrà sembrarvi ancora poco, forse, e nell'insieme ne trarrete la stessa impressione che dà ascoltare un'orchestra che accorda gli strumenti. Ma il nostro - possiamo assicuravelo - sarà un gran concerto. Non un concerto di musica facile, sempre orecchiabile, destinata a grandi e piccini; tutt'altro... quello che vi promettiamo è una sinfonia tremenda e spaventosa, che splenderà come il lampo e lascerà dietro di sé puzza di zolfo, per dirla nel modo con cui Schumann parlava della musica di Hector Berlioz.

Abbiamo composto una redazione eterogenea che vi mostrerà l'horror da angolazioni sempre diverse e vi parlerà sia del genere che qui consideriamo il "preferito" sia dei suoi territori di confine e di cose che si trovano oltre questo confine. Per questo Horror Magazine vi sembrerà, più lo conoscerete, un'anomalia.

Vi mostreremo l'orrore a 360°. Questo è il nostro obiettivo. Ci saranno Lovecraft e King, Cronenberg e Barker, certo, e tutta la new wave italiana, ma trovere anche pittori allucinati e scienziati pazzi, troverete i Fight Club di Palahniuk e il Texas di Joe Lansdale, la surrealtà di racconti scritti da uomini e da scarafaggi, troverete libri maledetti in formato ebook, troverete il soprannaturale - quel ghost in the shell che ad altri manca - e la cruda realtà che a tutti i giorni appartiene solo perché spesso il nostro mondo pare l'inferno dantesco; troverete pagine di lucido delirio e, come detto, l'estensione del dominio della paura anche oltre i confini entro i quali la si vorrebbe relegare.

Ci saranno la carne, la morte e il diavolo in quantità che a qualcuno potrebbero sembrare persino indigeste.

Ci sarà da divertirsi.

La nostra funzione, come redazione, sarà soprattutto di "tramite" e di "proposta".

Tramite tra un mondo schizofrenico, pieno di verve e feconda contraddizione, e le schiere dei lettori, anche quelle che si sono disabituate a considerare l'horror un genere vivo e vegeto e - magari anche solo per pochi minuti - hanno creduto alle sirene ammaliatrici di chi lo voleva morto. Tramite tra chi pensa di avere qualcosa da dire e ha voglia di farlo e chi all'horror proprio non vuole rinunciare (e poco importa se sia, come dice qualcuno, un brutto vizio).

Proposta di tutto quello che all'horror si avvicina per temi e per suggestioni, che abbia per protagonisti serial killer dall'infanzia difficile o ringhianti demoni venuti dall'Altrove, si tratti di una canzone o di un racconto, di una fotografia o di un quadro. Proposta di tecniche e modi per estendere il dominio della paura dall'horror propriamente detto sino a una fantasy oscura e perversa come quella di C.A. Smith o a visioni di futuri abominevoli degni di Orwell. Proposta, insomma, di un horror che non scompaia assimilato da altri generi, ma che da altri generi vampirizzi tutto quello che gli serve per esistere. Da altri generi e da ogni forma d'arte e di comunicazione.

Gli elementi dell'orchestra che oggi comincia a suonare il suo concerto terribile sono Roberta Mochi, la dark lady autrice del saggio Libri di Sangue, l'horror italiano di fine millennio, Riccardo Coltri lo stacanovista, il creatore del bel sito latelanera.com Alessio Valsecchi, la nostra esperta di musica oscura e maligna Erika Furci, e i febbrili Laura Cherri, Aleks Kuntz e Paola Bonomo. Vanteremo poi le illustrazioni di un magico pennello del fumetto italiano, la cui collaborazione ci onora, Laura Spianelli, già autrice della pietra urlante che è il logo di HM, e quelle del promettente Roberto Paolini. A questi nomi, col tempo, se ne aggiungeranno molti altri, alcuni decisamente noti al pubblico, altri meno (per adesso).

Il momento è arrivato e l'emozione è tanta.

Questa emozione, che ci auguriamo di condividere con voi, è la paura.