Il cinema del Myanmar (ex Birmania) si sveglia con un brivido, dopo un’indigestione di tradizionali film rosa e di cappa e spada. Maung Myo Min ha diretto The Night of the Ghost Buster, il primo horror prodotto nel paese asiatico da trent’anni a questa parte.

Le storie di fantasmi, che pure occupano un posto rilevante nella tradizione locale, furono bandite dai cinema nel 1968, quando la dittatura militare proibì la realizzazione e l’importazione di film di genere. Oggi si cerca di rilanciare il cinema locale producendo pellicole più coraggiose e innovative.

Maung Myo Min sfida una severa censura in nome della libertà di parola e dello sviluppo economico. In una recente intervista a Democratic Voice of Burma aveva dichiarato: “Per entrare nel mercato internazionale dobbiamo competere contro film di tutto il mondo. Non siamo diventati registi guardando i film birmani, ma guardando i film stranieri”.

The Night of the Ghost Buster cerca quindi di cavalcare il successo internazionale dei più recenti horror asiatici. La Associated Press sostiene che il film, quasi ultimato, sarà diviso in due parti per una migliore distribuzione sul mercato home video. Il regista si è affidato ai volti più celebri del cinema locale e ha girato direttamente in digitale per contenere il budget. Le riprese sarebbero state effettuate in autentiche case infestate e Maung Myo Min ha dichiarato che realizzerà "altri film di fantasmi basati su storie vere".

Non si conoscono dettagli sulla trama o sulla data di uscita del film. Quel che è certo, promette il regista, è che The Night of the Ghost Buster sarà "assai spaventoso".