Un progetto che aveva dell'impossibile: riuscire a fare un film sui vampiri con un budget iniziale di solo un dollaro. Tuttavia i registi spagnoli Sadrac González e Sonia Escolano ci sono riusciti. Si tratta di The Vampire in the Hole, un film indipendente girato da volontari e appassionati e il risultato sembra molto al di là del classico amatoriale sia per qualità registica che bravura del cast.

E' un progetto su cui i due spagnoli hanno lavorato per più di un anno, alle loro spalle avevano già una pellicola simile, ma girata esclusivamente in spagnolo, mentre con questa nuovo film sperano in una più ampia distribuzione.

Siamo in un universo uguale al nostro, dove però il Vampirismo è una malattia virale. May ha da poco compiuto diciassette anni ed è infetta. Lei è l'unico vampiro della sua famiglia e del suo intero quartiere, e per questo, presto la sua vita cambia radicalmente. Ora lei è vista da tutti come un mostro: i bambini le lanciano sassi addosso e al lavoro è spesso vittima di bullismo. Tuttavia lei cerca strenuamente di adattarsi alle regole imposte dal governo sugli infetti, che vogliono reinserirsi nella società.

Ma l'opinione pubblica è divisa su ciò che andrebbe fatto. Gli infetti devono essere accettati fra le gente comune? O piuttosto, non sarebbe meglio richiuderli o eliminarli? Cresce il razzismo e l'intolleranza e si prospetta un'inevitabile spaccatura definitiva tra umani e vampiri.

Il film è stato realizzato con un budget iniziale nullo, in location di straforo, senza permessi o autorizzazioni. González ha dichiarato ridendo che più di una volta sono stati costretti a smontare tutto velocemente e disperdersi per l'arrivo della polizia.

Tutti quelli che hanno partecipato al film, non sono stati pagati e verranno premiati con gli eventuali incassi della pellicola.

In un'intervista della stampa spagnola i due registi hanno raccontato alcuni sotterfugi per avere effetti hollywoodiani, senza macchinari costosi. Per esempio la ripresa in movimento seguendo la protagonista in corsa è stata realizzata mettendo il cameraman in un carrello della spesa, spinto da due della troupe e poi rimesso a posto alla fine della scena. Uguale, nemmeno un centesimo speso.

La trovata dell'azzeramento del budget probabilmente risiede anche in una motivazione puramente pubblicitaria. Un film a costo zero suscita, infetti una certa curiosità. Tuttavia dovrebbe far riflettere ancora una volta, sulle somme folli che la nostra società si permette d'investire nell'intrattenimento, con risultati spesso discutibili.

Intanto, mentre aspettiamo sviluppi, potete guardare il trailer del film: