È stato il regista horror più amato dal fandom per il suo Bad Taste, è diventato uno dei cineasti più ricchi al mondo con la fortunata trilogia del Signore degli Anelli ed è scivolato clamorosamente con il parziale flop del pomposo King Kong.

Adesso Peter Jackson sembra intenzionato a ridimensionarsi dirigendo un thriller soprannaturale dal budget (relativamente) contenuto, portando sul grande schermo Amabili resti, tratto dal best seller omonimo di Alice Sebold. Oltre due anni fa, il regista acquistò insieme a Fran Walsh i diritti cinematografici del romanzo. Di recente ha ultimato la sceneggiatura insieme alla Walsh e a Philippa Boyens, il team affiatato di autori di sempre.

Jackson potrebbe girare Amabili Resti con una filosofia registica più vicina a quel piccolo gioiello che fu Creature del cielo (1994) che ai più recenti kolossal. La protagonista del romanzo della Sebold è Susie Salmon, una quattordicenne stuprata e uccisa da un maniaco. Il suo fantasma veglia da uno strano paradiso sulle vite dei suoi familiari, dei suoi amici, e del suo assassino. Amabili Resti non è un vero e proprio horror, ma sa essere disturbante e doloroso come pochi romanzi.

Jackson possiede il talento necessario a trasferire sul grande schermo le atmosfere rarefatte descritte dalla Sebold. Un paio di anni fa il regista dichiarò a Variety che una delle maggiori difficoltà sarà la resa visiva del paradiso in cui vive Susie. Alice Sebold, infatti, non fornisce mai una rappresentazione esplicita di questo mondo onirico, pur aiutando il lettore a farsene un'idea grazie alle descrizioni frammentarie del fantasma.

Dopo aver ultimato lo script in piena libertà, adesso Jackson è in cerca di una major che produca il film. La Dreamworks e la United Artists sembrano interessate al progetto. Una curiosità: la New Line Cinema sembra essere esclusa dalle trattative perché in causa legale con la Wingnut pictures di Peter Jackson per l'assegnazione delle royalties della trilogia del Signore degli Anelli.