La famiglia Lutz, vogliosa di iniziare una nuova vita, si trasferisce in una grossa casa isolata ad Amityville. Ma l’abitazione è posseduta da misteriose forze maligne che provocano fenomeni inquietanti e squilibri mentali nella piccola Amy. Anche l’aiuto e le preghiere di un sacerdote sembrano inutili davanti alle nefaste entità che stanno prendendo il sopravvento.

Durante una notte di novembre nel 1974, Ronald DeFeo stermina i suoi famigliari all’interno di un’elegante casa di Amityville (Long Island, USA), dichiarando di essere stato guidato da misteriose voci soprannaturali. In seguito i coniugi Katheleen e George Lutz acquistano la casa, luogo del delitto, in cui risiedono solo per 28 giorni perchè costretti a fuggire terrorizzati dalla minaccia di presenze demoniache che li hanno ridotti, a loro dire, sull’orlo della follia. Da questi sorprendenti (e mai del tutto chiariti) fatti di cronaca, lo scrittore Jay Anson produsse un clamoroso best seller, che ha ispirato la realizzazione di uno dei titoli cardine del cinema horror del periodo: Amityville Horror del 1979.

Il film rinvigorisce con successo l’immaginario sinistro della casa infestata, tanto da iniziare un vero e proprio sottogenere nel decennio successivo (Poltergeist, La casa, Chi è sepolto in quella casa, per citarne alcuni). Stuart Rosenberg, noto soprattutto per avere diretto diversi film di Paul Newman e Robert Redford, nell’unico horror della sua filmografia utilizza uno stile realistico e distaccato, riuscendo a creare un’atmosfera inquietante, nonostante alcuni cali di tensione dovuti anche all’eccessiva durata della pellicola.

Un’opera con un taglio molto vicino a un reportage, in cui non mancano sequenze spettacolari a effetto (come per esempio il momento in cui il sangue fuoriesce dalle pareti) e istanti impressionanti (il sogno del capofamiglia che massacra i suoi cari), alternati a soluzioni che risultano, a posteriori, datate e ingenue (come le "solite" porte che si chiudono da sole o un paio di occhi rossi che compaiono nel buio dietro una finestra).

Da notare come, curiosamente, Amityville Horror anticipi diverse situazioni del celebre Shining di Kubrick: l’attore James Brolin, posseduto da una forza omicida con l’accetta in mano, e il personaggio della piccola Amy, che interagisce con un misterioso demone-amico che solo lei percepisce.

Un titolo fondamentale, impreziosito da una tetra nenia infantile come colonna sonora, che ha generato diversi seguiti e un remake di recentissima produzione.

Valutazione tecnica

Eccellente edizione speciale della MGM. L’immagine nell’aspect ratio 1.85:1 è smagliante e anche l’audio è molto buono nelle tracce 5.1 per le lingue italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. I sottotitoli sono in italiano, francese, spagnolo, olandese, inglese per non udenti e tedesco per non udenti. Belle e minacciose le animazioni dei menù di accesso. All’interno della custodia c’è un libretto illustrato a colori con note e curiosità sul film.

Extra

(Disco 1) Nel disco contente il film compaiono la presentazione al commento audio del Prof. Hans Holzer, parapsicologo, e il suo interessante audio commentary sui misteri di Amityville.

(Disco 2) Nel secondo disco trovano spazio quattro documentari: il primo racchiude interviste recenti agli attori protagonisti (James Brolin e Margot Kidder), due speciali del canale tematico History Channel che sviscerano la vicenda di Amityville dal punto di vista giornalistico, mentre l’ultimo riguarda l’anteprima del remake del 2005. Inoltre vi sono: 7 spot radiofonici e il trailer originale. Il tutto è sottotitolato.