È uscito in formato digitale per i tipi della Nero Press, Clowns Vs Zombies, racconto scritto a quattro mani dagli autori Luigi Bonaro e Daniele Picciuti.

Dalla sinossi: Apocalisse zombie in atto. Lo Zingaro è un ex–clown degradato a factotum di un circo, è un solitario, un ubriacone che si porta dietro ricordi e rimpianti da reduce cinico e testardo. Quando la città viene invasa dai morti viventi decide che è giunto il momento per tornare a combattere. Insieme a un manipolo di clowns in fuga – una ragazza sui trampoli, un nano codardo e un pagliaccio sarcastico – si cimenta nell’arduo tentativo di salvare la pelle a se stesso e agli altri. L’incontro con una enigmatica scienziata porterà alla luce la verità sull’origine del contagio e la possibilità che quella donna abbia nelle sue mani la salvezza o la distruzione dell’intera razza umana.

Elefanti e iene zombie, un alano arlecchino dal morso facile, un sassofono che risuona malinconico tra le labbra di un clown morto, la comicità nera su tristi facce dipinte di bianco, un vaccino che diventa una maledizione, un varco verso una dimensione parallela. Sono gli ingredienti di questo horror a sfondo fantascientifico, irriverente e spietato.

E fin dall'inizio gli autori ci calano perfettamente in un'atmosfera gotica da fine del mondo, dove l'unico modo per sopravvivere è quello di combattere i morti viventi. E non importa se con una pistola, con delle granate, oppure con un birillo da giocoliere o un paio di trampoli: l'importante è salvare la pelle. Un racconto all'insegna dell'azione, quindi, che non lascia un attimo di tregua al lettore, il quale forse solo all'inizio potrebbe sentirsi immerso in un'ennesima storia di zombie di cui ormai il web e le librerie sono affollate. Ma non è così, perché ben presto la storia avrà un risvolto fantascientifico del tutto inaspettato.

L'amalgama dei due autori è riuscita perfettamente, in quanto lo stile è unico, con un narratore onnisciente; i personaggi sono ben delineati nelle loro grottesche peculiarità. E sono proprio queste le caratteristiche che, assieme all'atmosfera cupa di una città assediata dalle immonde creature, rendono il racconto quanto mai intrigante. Così come la caratterizzazione della scienziata a capo di una misteriosa ricerca sul morbo che ha causato il contagio nella nostra dimensione… e forse anche in un'altra. Questa donna racchiude in sé numerose contraddizioni: dal buon proposito di trovare una soluzione al disastro apocalittico, alla pazzia e alla spudoratezza di utilizzare qualsiasi mezzo – lecito o meno – pur di raggiungerla. Ma saremo accompagnati anche “dentro” di lei, nella sua coscienza, la quale si troverà in bilico tra la razionalità di una scienziata e la furia cieca affamata di uno zombie.

Clowns Vs Zombies è un racconto ben riuscito che sa trasmettere, allo stesso tempo, angoscia e disgusto, ma talvolta anche della sana ironia che aiuta a stemperare il clima. Un approccio diverso e originale al mondo degli zombie, che forse, però, si conclude troppo in fretta, e che merita quindi sicuramente di allargare i propri orizzonti oltre a queste settanta pagine.