Monster Master è il primo volume della collana Suture di Cut Up Publishing, ideata e diretta da Stefano Fantelli: "una trentina di ospiti eccellenti che raccontano segreti, modelli, aneddoti, processi creativi, formazioni, esperienze,dietro le quinte del mondo dell’horror fiction internazionale, sfiorando anche la cinematografia e il fumetto di genere".Come è nato il progetto, come sei stato coinvolto da Fantelli nella collana?

Il progetto nasce come estensione ed evoluzione di una precedente pubblicazione, una collection di interviste esclusive a grandi maestri dell’horror anglosassone.

Insieme a Stefano Fantelli, curatore della nuova collana di saggistica ‘Suture’ di Cut Up Publishing abbiamo costruito un nuovo ‘book concept’ integrando alle interviste molti nuovi materiali: una sezione dedicata alla horror fiction, un approfondimento sulle opere perdute e non pubblicate di Stephen King e una shortlist di 66 libri horror da salvare da un nuovo, possibile Diluvio Universale. Il tutto completato ed impreziosito da illustrazioni di Vincent Chong e di Paolo Di Orazio, che ha curato il concept grafico del saggio, molto innovativo. Alla fine il progetto originale si è radicalmente trasformato, dando vita a un libro completamente nuovo.

Il libro è suddiviso idealmente in sei parti "Interviste Open", "Le opere fantasma di Stephen King", "Interviste Horror Street", "Horror Fiction", "Interviste Dieci Coltelli", "I 66 libri horror per il Diluvio Universale". Ci puoi illustrare brevemente di che si tratta?

Il saggio contiene circa trenta interviste ai protagonisti dell’horror anglosassone, caratterizzate da tre diversi format di dialogo e approfondimento.

Le ‘Interviste Open’ esplorano a tutto tondo la produzione e le visioni di alcuni grandi maestri, estendendo l’argomento ‘horror’ anche alla cinematografia e al fumetto di genere.

Le ‘Interviste Horror Street’ oltre a consentirci di navigare tra le esperienze e i modelli degli autori coinvolti, sono caratterizzate da una domanda finale, uguale per tutti, che richiede all’autore di immaginare il finale di un racconto ‘virtuale’ partendo dal medesimo spunto narrativo, ossia: il lettore stesso, trasformato nel protagonista di un racconto, sta camminando di notte sul marciapiede di una strada di periferia (idealmente, la Horror Street) per tornare a casa. Cosa incontrerà, girato l’angolo, ce lo racconteranno gli stessi autori, sollecitati a materializzare la loro immaginazione tramite piccoli short esclusivi, per uso e consumo del lettore.

Le ‘Interviste Dieci Coltelli’ sono caratterizzate da un tono ironico e provocatorio, esulano dallo stretto ambito della produzione artistica degli autori per concentrarsi sulla ‘persona’. Si tratta di un format uguale per tutti, dieci domande lanciate come coltelli, di quelle che nessuno si aspetta. Un format decisamente poco ‘politically correct’ che consente di conoscere meglio la personalità dei protagonisti, uscendo dalle convenzioni.

La sezione dedicata alla ‘Horror Fiction’ contiene quattro racconti, inediti in Italia, di grandi maestri di genere come Ramsey Campbell, Richard Laymon, Graham Masterton, Gary Braunbeck. Ogni racconto viene presentato per approfondirne il modello e la struttura narrativa, ciò che si nasconde tra le righe, gli aneddoti e i dietro le quinte.

La parte ‘Le Opere Fantasma di Stephen King’ è dedicata all’approfondimento delle opere perdute e non pubblicate di Stephen King, tramite la pubblicazione del capitolo ‘Le Opere Fantasma di Stephen King’, dal saggio di Rocky Wood ‘Stephen King Uncollected, Unpublished’

Chiude il saggio una shortlist di 66 libri horror (di 66 autori diversi) da salvare in caso di un nuovo Diluvio Universale. L’horror come specie da ‘preservare’ per i lettori futuri, una sorta di ‘Sancta Sanctorum’ della letteratura horror di tutti i tempi, naturalmente secondo i miei gusti.

Non sono stato breve come mi hai chiesto, ma le ‘anime’ del libro sono davvero molte.

Come hai lavorato al libro? In quanto tempo lo hai sviluppato, come hai condotto le interviste? La maggiore difficoltà che hai incontrato e la maggiore soddisfazione nel curarlo?

Per le interviste, parliamo di un lavoro di circa tre anni, condotto in tempi diversi, che è stato ampliato e aggiornato prima della pubblicazione del libro, mentre per la sezione ‘Horror Fiction’, ho dedicato un paio di mesi per la selezione e traduzione dei racconti. Per la parte dedicata a King sono stato supportato (per la traduzione e revisione) da Daniele Bonfanti e dall’editore Kipple Officina Libraria, che aveva precedentemente pubblicato in versione integrale il saggio completo di Wood e che mi ha consentito di utilizzarne parte dei materiali.

Le maggiori difficoltà che ho incontrato hanno avuto a che fare con la disponibilità (o meno) di alcuni dei protagonisti dell’horror moderno, che hanno cercato (invano) di sfuggire alla mia presa, potrei raccontare molti aneddoti su vari ‘inseguimenti’, mentre la più grande soddisfazione è sicuramente rappresentata dalla possibilità offerta ai lettori di leggere dei racconti di grandi autori e approfondire dunque gli argomenti e le produzioni autoriali di maestri del genere con materiale ‘vivo’ e inedito, cosa che difficilmente accade in un saggio, almeno quelli che seguono un ‘concept’ tradizionale.

Sei membro della Horror Writers Association, hai ricevuto una nomination per il Bram Stoker Awards 2014 (Venus Intervention, con Corrine de Winter) e sei stato spesso negli States dove hai incontrato numerosi degli autori che intervisti nel libro. Cosa ci puoi raccontare di questi viaggi e degli incontri che hai fatto? Quali sono le esperienze che ti porti dietro?

Parlando di soddisfazioni, ricevere una nomination al Bram Stoker Awards, come primo autore Italiano in quasi trent’anni di vita di questo premio, e partecipare alla cerimonia di premiazione, anche come presentatore della sezione ‘short fiction’ è qualcosa che mi rimarrà dentro a lungo, non tanto come obiettivo professionale ma per come sono stato accolto, in modo davvero incredibile e inaspettato, e per l’occasione che ho avuto di lavorare e condividere del tempo con molti dei più importanti autori dell’horror moderno.

Durante l’ultima World Horror Convention, ad Atlanta, ho incontrato molti amici con i quali collaboro da tempo (anche se a distanza, il più delle volte), autori, editori ed editors, e ho conosciuto fantastiche persone e scrittori di straordinario talento.

Tanto per darvi un’idea, non c’è niente di meglio, per condividere progetti e passioni, che prendere un drink con Jack Ketchum o dividere una bottiglia di cabernet con Bruce Boston mentre si lavora alla scaletta di un libro da scrivere insieme. Oppure programmare delle pubblicazioni in lingua inglese con la mia editor Jodi Renee Lester (che chiamo ‘il mio angelo’), con dell’ottimo sauvignon neozelandese nel bicchiere, insieme alle rispettive famiglie. Molto, molto diverso che lavorare tramite fredde email.

Proprio ad Atlanta, tornando a Monster Masters, ho intervistato Ann Marshall Laymon, moglie del grande maestro Richard Laymon, scomparso anni fa. Laymon è stato, ed è ancora, uno dei miei riferimenti più importanti, parlando del sottogenere splatterpunk, e avere l’occasione di conoscere aneddoti privati e artistici tramite Ann non ha davvero prezzo. Emozionante, a dir poco.

Tre libri di autori horror da te citati nel libro che non possono mancare nella collezione di un fan dell'horror.

La scelta è davvero durissima. Evitando le opere più diffuse, che più o meno conosciamo tutti, tra le opere dell’horror moderno consiglierei: ‘The Red Tree’ di Kaitlin Kiernan, ‘Exquisite Corpse’ di Poppy Z. Brite e ‘This Simbiotic Fascination’ di Charlee Jacob.

Due di questi romanzi rappresentano al meglio il sottogenere splatterpunk al quale sono intimamente legato, come autore e come lettore. Purtroppo solo il romanzo di Poppy Z. Brite è stato pubblicato in italiano, anche se oggi è introvabile.

Quale delle opere perse di King ti piacerebbe leggere, e magari tradurre per il mercato Italiano.

King, come Lansdale, fa parte di un ‘entourage’ che non si limita all’horror e sfora nel mainstream e in relazioni e logiche commerciali diverse, tradurre una sua opera resterà un sogno, purtroppo. Potendo scegliere, mi piacerebbe tradurre le sue poesie. Ne ha scritte diverse, come leggerete nel saggio; secondo me rappresentano il miglior tramite possibile per conoscere questo grandissimo autore, per assaggiare la sua sensibilità e i suoi tormenti, togliendo diversi veli che ce lo nascondono, come uomo.

Editor, scrittore, traduttore. Con lo psdeudonimo di Caleb Battiago hai pubblicato varie opere di narrativa e poesia. Come concili tutte queste figure e attività tra di loro?

Come dicevo qualche giorno fa all’amico e compagno di merende (vive) Paolo Di Orazio, che si faceva la stessa domanda, riesco a conciliare tutte queste attività avendo la fortuna di dormire molto poco. A parte le battuta (che comunque risponde alla realtà delle cose), credo che un autore non si debba limitare alla propria produzione artistica, solo a se stesso, sarebbe un limite. Lavorare su testi di altri autori, come editor e traduttore, ti fa scoprire preziosi tesori di esperienze che poi rimangono parte di te.

Ogni scrittore dovrebbe avere sempre fame di queste cose, di viaggi sconosciuti, di altro, per crescere come autore e come persona. Il nostro mondo personale è troppo piccolo per essere l’unica fonte di storie da raccontare. Semplicemente, io cerco di estenderlo il più possibile.

Che cos'è Independent Legion?

Un nuovo progetto, molto ambizioso, che mi vede tornare sulla scena editoriale italiana anche come editore. Independent Legions è una nuova casa editrice che intende tradurre e presentare ai lettori opere inedite (in Italia) dei più grandi maestri anglosassoni. Una casa editrice che oggi manca nel nostro paese.

Abbiamo acquisito i diritti di pubblicazione in Italiano, in esclusiva, di romanzi quali: ‘The House on Nazareth Hill’ di Ramsey Campbell, ‘Island’ e ‘Night in a Lonesome October’ di Richard Laymon, ‘Drawing Blood’ e Exquisite Corpse’ di Poppy Z. Brite, ‘The Long Last Call’ di John Skipp, ‘Dread in the Beast’ di Charlee Jacob, e molti racconti di altri grandi autori (Lisa Morton, Gary Braunbeck, Lucy Snyder) che saranno pubblicati in alcune raccolte.

Basta citare questi titoli, quasi tutti mai pubblicati in Italiano, per capire la filosofia e la visione di Independent Legions.

I romanzi saranno pubblicati sia in formato cartaceo che digitale, mentre le raccolte di racconti vedranno la luce solo in formato eBook.

La prima raccolta di racconti, in formato eBook, dal titolo ‘I Sogni del Diavolo - Splatterpunk Glory’, che contiene racconti di Richard Laymon, Poppy Z. Brite, Lucy Snyder e altri, è già disponibile in prevendita. Il primo romanzo (‘Drawing Blood’ di Poppy Z. Brite) sarà pubblicato nel primo quadrimestre del 2016.

Permettimi di citare il sito web di Independent Legions, che sta investendo davvero molto per portare il grande horror in Italia: www.independentlegions.com

Abbiamo bisogno del supporto e della fiducia degli appassionati per crescere e poter proporre tanti altri autori e libri di assoluto livello.

Una avventura davvero stimolante, molti di questi titoli li tradurrò personalmente. Fa parte del mio programma di viaggi nello ‘sconosciuto’.

Una fotografia dell'editoria italiana oggi?

Questa è una domanda che meriterebbe molte righe e una analisi approfondita, prima di esprimere giudizi. Ma ormai sono già andato troppo lungo in questa intervista, per cui ti rispondo in estrema sintesi.

L’editoria Italiana, nello stato attuale di crisi in cui versa, come sappiamo tutti, deve rivoluzionare modelli e idee per tornare a interessare i lettori e i mercati esteri.

Ma, come spesso accade in questo paese, i veri cambiamenti non si ‘vogliono’ portare avanti, e tuttora si sta insistendo in modelli, progetti e logiche caratterizzati da privilegi e poltrone troppo comode più che dalla qualità dell’offerta.

Lavorando sul mercato estero, posso confidarvi che siamo davvero lontani da prospettive che potrebbero portare a una rinascita della nostra editoria, davvero malmessa e maltrattata da una vecchia, grassa, pigra e arrogante ‘classe dirigente’ (o management, se preferisci) da mandare assolutamente a casa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, per chi vuole vedere.

Qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?

I nuovi progetti ai quali sto lavorando sono molti, ti racconto qualcosa che posso già svelare, mentre molto dovrò lasciarlo nell’ombra per non farmi ‘giustiziare’ dagli editori.

Per le pubblicazioni in uscita in lingua Italiana, siamo ai margini della ‘zona d’ombra’, ti anticipo che un mio lungo racconto e una novella zombie (entrambi firmati con lo pseudonimo di Caleb Battiago, che uso per le pubblicazioni in lingua Italiana) saranno pubblicati in cartaceo proprio da Cut Up Publishing, uno entro fine anno e l’altro agli inizi del 2016, come parte di progetti editoriali prestigiosi che comprenderanno anche opere di altri autori, tra i quali grandissimi maestri anglosassoni.

Per le pubblicazioni in uscita in lingua inglese, sto lavorando a una raccolta di poesie dark e flash fiction insieme a Bruce Boston, Grand Master e plurivincitore del Bram Stoker Awards, dal titolo ‘Sacrificial Nights’ che sarà pubblicata (in cartaceo) nei primi mesi del 2016 da un editore americano molto noto.

La cosa stimolante di questo progetto in corso è che alcuni pezzi, sia di poesia che di fiction, saranno scritti a quattro mani.

Un’altra pubblicazione in lingua inglese che posso anticiparti, che sarà presentata a Las Vegas durante lo StokerCon 2016, è la raccolta di racconti horror illustrata ‘The Monster, the Bad and the Ugly’, insieme a Paolo Di Orazio, che sarà pubblicata in cartaceo e digitale da Kipple Officina Libraria. Questo è un piccolo scoop, ma dipende da quando pubblicherai l’intervista; so che Paolo Di Orazio, il mio compagno di questa avventura, proprio in questo momento sta rilasciando un’intervista nella quale, come abbiamo condiviso, darà dei cenni su questa pubblicazione.

‘The Monster, the Bad and the Ugly (chiaro il riferimento a Sergio Leone) è un progetto tutto Italiano, ambiziosissimo, che sarà protagonista nel contesto internazionale più importante come lo StokerCon. Non posso dirti di più.

Insomma, le cose stanno cambiando per gli autori Italiani di genere, finora ai margini degli scenari internazionali più prestigiosi.

Vuoi aggiungere qualcosa?

Se mi permetti, approfitto per suggerire ai vostri lettori, in modo del tutto interessato, di non perdersi il mio saggio illustrato ‘Monster Masters – I segreti dei Maestri dell’Horror’ (Cut Up Publishing) che potete trovare (oppure ordinare) in tutte le librerie e fumetterie (ricordo che è disponibile solo in formato cartaceo) e sui vari stores online.

L’editore, Cut Up, sta facendo un grande lavoro, regolato da vera passione, e progetti come questi vanno sempre seguiti e supportati dai lettori e appassionati del genere. In alcuni casi ci sono delle piccole luci nell'editoria italiana.