Cosa fa di un libro un libro di successo? Nemmeno i più geniali matematici sapranno scovare un'equazione che descriva in modo assoluto il perfetto bestseller. Di certo, col senno di poi, sappiamo cosa fece di queste storie assemblate magistralmente un grande successo: otto grandissimi scrittori idolatrati dai lettori, un concept molto originale per l'epoca, una casa infestata, il Natale, la perfetta regia di Charles Dickens.

In una vecchia casa di campagna Joe e Patty decidono di invitare un gruppo di amici per vivacizzare le loro giornate. Una coppia affiatata, un giovanotto brillante, una femminista convinta, un ex marinaio col suo compagno di avventure e un avvocato di successo rispondono all’invito, e finiscono per partecipare a un singolare “ritiro” in una classica location alla Poe: una villa isolata e popolata di presenze dall’oltretomba. Vivranno per tre mesi insieme, lontani dal mondo, avendo la possibilità di scoprire quale fantasma abita la loro stanza (e la loro vita), senza mai farne parola. Soltanto alla fine, in quella che sarà chiamata la Dodicesima Notte, si riuniranno per raccontarsi ciò che hanno visto e udito, come in un inquietante Decameron. Regista dell’esperimento, un gradino di consapevolezza più in alto degli altri, è Joe, alter–ego dello stesso Dickens.

Le stanze dei fantasmi è un modernissimo romanzo a cornice, che inanella una serie di storie pubblicate su «All the Year Round» nel 1859, a cura di Charles Dickens. Con la sua consueta ironia ai limiti della satira e con il pretesto degli spettri, il più famoso scrittore vittoriano compone un nutrito campionario delle fobie e delle nevrosi dei suoi contemporanei. Scorrono sulle pagine le composizioni di sei tra i più famosi e abili scrittori dell’epoca, ciascuno impegnato nello stile che gli è più congeniale, a tracciare armonicamente le linee di contorno degli ambienti in cui i personaggi e i loro fantasmi prendono vita.

 

Charles Dickens è considerato il miglior romanziere vittoriano, e in quest’opera congiunge le perplessità sociali espresse in Oliver Twist, Grandi speranze e Tempi difficili con la sottigliezza dei personaggi di La casa desolata e la satira di costume del suo Circolo Pickwick.

Wilkie Collins, suo amico e stretto collaboratore, compose storie mozzafiato di mistero e avventura (La donna in bianco, Armadale, Senza Nome), dando vita al primo detective occidentale nel famosissimo La pietra lunare e al primo detective donna in La legge e la signora.

Elizabeth Gaskell con i suoi Nord e sud, Mary Barton, Cranford, Mogli e amanti, tra gli altri, dipingeva la società dell’epoca soffermandosi sulla condizione femminile e sulla necessità di critica all’idiosincrasia di regole e convenzioni non più utili alla totalità degli individui.

Hesba Stretton (nom de plume di Sarah Smith) fu la più famosa autrice di storie per bambini del secondo Ottocento, di ferrea impostazione evangelica, e stupisce trovarla accanto a George Augustus Sala, giornalista, famoso per i suoi reportage di viaggi ricchi di inventiva e ironia, ma ancor più per un romanzo erotico a sfondo sadomasochistico scritto sotto lo pseudonimo Etonensis e stampato in sole 150 copie, ma citato in ogni elenco di libri erotici che si rispetti. Completa nobilmente il parterre di autori Adelaide Anne Procter, la poetessa preferita della regina Vittoria.