DV: Dario Viotti

AT: Andrea Tentori Montalto

Parliamo di Cannibal Family, ultima tua fatica fumettistica in collaborazione con Stefano Fantelli. Com’è nato e come si è sviluppato questo progetto? 

DV: Per quanto mi riguarda, sono “salito a bordo” a cose fatte, non ho partecipato alla genesi del progetto: ero in Scozia e Stefano e Rossano mi hanno chiesto se mi sarebbe andato di partecipare. La cosa mi è sembrata interessante (inoltre, si trattava di sole otto tavole) e gli ho detto di sì, a patto di ricevere la sceneggiatura non appena fossi tornato in Italia, entro la prima settimana di settembre; viste le varie complicazioni che inevitabilmente sorgono in progetti di questo tipo, le cose sono andate un po’ più per le lunghe del previsto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: ora vedremo quanto favore le nostre fatiche incontreranno…

AT: La proposta è arrivata da Stefano Fantelli e da Rossano Piccioni mentre stavo ancora ultimando Zombie Paradise al quale ho collaborato con due storie e con la colorazione della copertina. Stefano e Rossano mi hanno inviato il soggetto e la scheda dei personaggi così da familiarizzare subito con i protagonisti e con la storia. Ho realizzato qualche bozzetto e ho caratterizzato i personaggi insieme a Dario Viotti. Ci siamo serviti di alcuni attori come modelli per avere i personaggi più simili e riconoscibili in tutte le storie.

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Come hai lavorato con la sceneggiatura, quali sono state le principali difficoltà e quali pensi siano i punti di forza della storia? Ci saranno altri episodi disegnati da te?

DV: Di ogni tavola realizzavo un layout, a volte anche piuttosto dettagliato; una volta approvato il layout procedevo con l’inchiostrazione… una volta inchiostrate tutte le tavole, ho realizzato il lettering. Non mi pare di avere incontrato grosse difficoltà (con Stefano c’è una buona sintonia), se non quelle di adattarmi ai miei nuovi strumenti di lavoro (Cintiq e Manga Studio, inaugurati per l’occasione). I punti di forza sono, secondo me, la cover strepitosa, una storia originale e ben raccontata con protagonisti fuori dagli schemi... e non dimentichiamo i disegni. Non so ancora per certo se ci saranno altri episodi disegnati da me, ma è probabile e mi piacerebbe. La serie comunque andrà avanti.

AT: Con le sceneggiature di Stefano si lavora sempre splendidamente, è chiaro e accurato nella descrizione delle scene, capisci al volo quale è l'effetto che vuole ottenere. Per me la principale difficoltà è stata la realizzazione dei numerosi interni in stile barocco da realizzare in tempi un po' stretti e alcune scene dense di personaggi, ma le ho trovate delle sfide davvero stimolanti. I punti di forza di questa storia sono sicuramente i personaggi caratterizzati da Stefano Fantelli e da Rossano Piccioni e l'estrema bravura di Stefano nel tenerti incollato alla lettura vignetta dopo vignetta, pagina dopo pagina, lui ha questa capacità. Sì, ci saranno altri albi disegnati da me, ma al momento non posso aggiungere altro.

A cosa stai lavorando attualmente e cosa ci puoi anticipare dei tuoi progetti futuri?

DV: Al momento sto portando a termine una storia per il secondo numero di Shapeshifter, di Gianfranco Staltari (il primo numero, anche quello con la mia presenza, uscirà a Lucca Comics), e sono in corso gli sviluppi di vari altri progetti (tra i quali anche The Cannibal Family).

AT: Ultimamente ho lavorato per una casa editrice americana, l’Arcane Wonders come illustratore e sto realizzando delle copertine di libri per la Silele Edizioni. In contemporanea, a breve, terrò anche un corso di tecniche pittoriche tradizionali e digitali. Per il futuro mi sono lasciato aperto molte porte, che sia il fumetto o l'illustrazione per ora spero solo di poter vivere della mia passione alla quale dedico la maggior parte del mio tempo. In futuro mi piacerebbe realizzare illustrazioni per Magic: The Gathering.