Si è spento a Los Angeles, all'età di 91 anni, il 5 giugno scorso, Ray Bradbury uno dei maggiori autori della letteratura americana che ha firmato capolavori come Fahrenheit 451 (divenuto poi anche un film, diretto da Francois Truffaut) e Cronache Marziane.

La notizia della morte dello scrittore è stata confermata da sua figlia Alexandra Bradbury, che gli è stata accanto nell’ultimo periodo in cui l’autore aveva rallentato la sua produzione (pur rimanendo molto attivo) a causa di problemi di salute.

Nonostante dai più sia conosciuto per le sue opere fantascientifiche (genere di cui è stato un innovatore) Bradbury ha scritto anche autentiche gemme dell’horror come i racconti di Paese di Ottobre e il romanzo Il Popolo dell’autunno, dove i luna park nascondono giostre pericolose, incantesimi, streghe e follia.

Molte storie di Bradbury hanno origine in quella “zona del crepuscolo” in cui il giorno confina con la notte, l’estate con l’autunno, l’infanzia con la pubertà e, accompagnate dalla sua affascinante prosa, l’autore ci mostra un lato oscuro, pauroso e seducente fatto di mostri, macabri giochi di Halloween, paure infantili, indicibili orrori in agguato.

Fino all’ultimo Bradbury non ha smesso di immaginare il futuro e scrivere le sue storie. A noi di Horror Magazine ci piace ricordarlo così, con quel sorriso sornione dietro gli occhiali spessi, un autore che non ha mai smesso di meravigliarsi ed emozionarsi del mondo, con la stessa innocenza di un bambino.