La Liguria sembra essere terreno fertile per generi estremi quali thrash e death, e band come Necrodeath o Sadist lo confermano. Inoltrandosi addirittura nel brutal, incontriamo gli Antrpofagus, combo che ha già all’attivo un album apprezzato dalla critica ma che avevamo dato per disperso da un po’.

 

Gli Antropofagus ci riprovano con questo Architecture Of Lust attraverso la label americana Comatose, con un lavoro ben confezionato che non ha niente da invidiare ai colleghi esteri tanto da meritarsi una produzione e pubblicazione estera (leggi qui il comunicato in merito).

Un brutal violento, ma anche relativamente vario: i brani restano ben distinguibili l’uno dall’altro, così come differenti sono i valori ritmici usati per le ‘architetture’ (per quanto tutti orientati verso la velocità estrema). Batterie serrate, chitarre tecnicissime, dunque, ma anche un growl suggestivo, mai esagerato o monocorde

 

Tutto questo è ben esemplificato a partire dal primo brano, Architecture Of Lust, che presenta tuttavia anche quello che sarà il cardine dell’intero lavoro, ovvero un’alternanza quasi progressiva fra sezioni rapide e altre relativamente più rilassate, tanto da far percepire all’ascoltatore innesti thrash. Sanguinis Bestiae Solium è nel complesso, una vera e propria mitragliata, ma anche qui ci imbattiamo in sprazzi in cui gli spari appaiono più radi, per essere di nuovo sommersi dalla ferocia.

L’andamento zoppicante, poi a corsa, il rullante impazzito di Demise Of The Carnal Principle ripiegano sulla cattivissima The Lament Configuration per inoltrarsi, a partire dall’evocativa intro di Exposition Of Deformities in zone ancora più oscure, dove il growl risulta particolarmente tenebroso; growl che appare addirittura teatrale in Eternity To Devour, mentre gli strumenti sono ancora agguerritissimi, micidiali. Sadistic Illusive Puritanism è relativamente poco sostenuta rispetto agli altri brani, qui l’hook è in definitiva nel lamento a opera della chitarra e ben si alterna alla velocissima Blessing Upon My Redemption, dove il growl è quasi inudubile, a differenza del breve assolo di chitarra, paradossalmente più definito di altri. L’architettura maestosa di Det Helgerån Av Häxor (Outro) chiude il cerchio fra campionamenti e barbarie di vario tipo, mentre la marcia per il patibolo ci accompagna verso l’abituale alternanza fra ferocia e tempi meno sostenuti.

 

Un disco che sarà sicuramente apprezzato dai fan del metal più estremo. Niente di nuovo, certo, ma tutto sommato ci troviamo di fronte a un buon lavoro.

 

Tracklist:

 

- Architecture Of Lust

- Sanguinis Bestiae Solium

- Demise Of The Carnal Principle

- The Lament Configuration

- Exposition Of Deformities

- Eternity To Devour

- Sadistic Illusive Puritanism

- Blessing Upon My Redemption

- Det Helgerån Av Häxor (Outro)

 

BIO - Gli Antropofagus nascono nel 1998 da un progetto di Francesco (Meatgrinder) e Rigel (già batterista nella death metal band Detestor), a cui in seguito si aggiungono il carismatico Argento (successivamente voce degli Spite Extreme Wing) e Void al basso. La band si dedica a un brutal estremo che trova subito riscontro positivo da parte delle etichette specializzate nel settore. Le liriche orrorifiche sono influenzate dal cinema horror italiano e da registi quali Lucio Fulci e Pupi Avati. Il demo della band nasce sotto i riflettori: due canzoni entrano a far parte della compilation "Neurocollapse" insieme a nomi di spicco dell'underground estremo come Deeds Of Flesh, Sepsism, Necrophagia, Houwitser. La band firma con la Beyond Prod, oggi Masterpiece Distribution, e nel dicembre ‘99 viene pubblicato il primo album "No Waste Of Flesh" che vede il gruppo alle prese con un brutal di chiara ispirazione americana con Suffocation, Cannibal Corpse, Deeds Of flesh come punti di riferimento. Gli Antropofagus iniziano la promozione dell'album facendo da spalla a gruppi come Natron e Undertakers, mostrando una violenza sul palco inaudita e un notevole impatto visivo. Il nome Antropofagus sfonda in poco tempo le barriere italiane facendo conoscere e apprezzare il disco anche all'estero, arrivando al 10° posto su Metal Hammer come miglior disco del 1999. Vicissitudini e disaccordi portano la line-up a dividersi: nel 2002 Argento e Void pubblicano il Mini-CD "Alive Is Good Dead Is Better" con pattern di batteria e voci ancora più brutali. L'attesa da parte del pubblico cresce ma le difficoltà di una line-up dimezzata e gli impegni di Argento con gli Spite Extreme Wing portano il nome Antropofagus in uno stato di limbo fino al 2009, quando Meatgrinder decide di ricontattare Argento. Vengono così reclutati Mike al basso e Max alla batteria, e inizia in ottobre la stesura del nuovo materiale. Ma Argento abbandona ed entra in line-up Tya. Nel 2010 gli Antropofagus firmano con l'americana Comatose Music e iniziano a lavorare al nuovo album, ricominciando contemporaneamente a calcare i palchi a supporto di band come Deicide, Belphegor, Sinister, Pestilence, Shining. Nel 2011 esce lo split-cd "Torso Trauma" insieme a Putridity, Mass Infection, Prion, Infected Flesh. Max e Mike lasciano la band e al loro posto vengono reclutati Jacopo (Nerve) e Davide "Brutal Dave" Billia (Putridity, Septycal Gorge). Il 17 aprile 2012 vede la luce "Architecture Of Lust", un concept album ispirato a Clive Barker. 

 

Discografia:

No Waste Of Flesh (1999)

Alive Is Good, Dead Is Better MCD (2001)

Torso Trauma Split-CD (2011)

Architecture Of Lust (2012)

Line up:

Tya - Vocals

Meatgrinder - Guitars

Jacopo - Bass

Davide "Brutal Dave" Billia – Drums

Antropofagus online:

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