Keyhole è un film particolare, un horror per palati fini, giocato su tinte leggere. Si narra la storia di Ulysses Pick, intepretato da Jason Patric, che si presenta al pubblico trascinandosi dietro una ragazza e un ragazzo, legati e imbavagliati.

Ulysses ha trovato rifugio, insieme agli altri componenti della banda, nella sua casa d’infanzia. In quegli stessi luoghi in cui soleva giocare, spensierato, si nasconde ora dalla polizia. C’è qualcosa di strano però. Hyacinth, moglie di Ulysses (che ha il volto di Isabella Rossellini) lo aspetta in camera da letto, il protagonista ne è convinto.

Così, parodiando il suo celebre omonimo (nella versione di Joyce più che in quella classica di Omero), Ulysses viaggia. Si perde in un’Odissea tra ricordi e soprannaturale, alla ricerca di se stesso. La trama, la scelta stessa di girare la pellicola in bianco e nero, denotano da parte del regista Guy Maddin il desiderio di rendere la sua opera fortemente distinguibile e personale.

L’anno scorso Keyhole seppe meritare l’apprezzamento di un pubblico esigente come quello del festival internazionale di Toronto. A partire dal mese di aprile, sarà proiettato nelle sale cinematografiche di alcune tra le più importanti città americane: si comincia il 6 aprile a New York, per concludere questa sorta di tour il 15 giugno a Seattle. Maggiori informazioni disponibili sul sito ufficiale: www.keyholemovie.com