A.A.V.V., Sguardi oscuri, Il meglio dei racconti del Premio Lovecraft 2001-2003, Delos Books, pp. 156, 2002, ISBN 8889096071, Euro 13,99. Diamo un'occhiata a cosa offre questo agile volumetto pubblicato dalla "nostra" casa editrice: ci sono Gabriele Guerra e Antonio Piras, ovvero due dei migliori scrittori di "fantastico" che si siano visti in Italia negli ultimi tempi (provate, per esempio, a chiedere a chi ha letto 2 Hell'n'back di Guerra), il nostro Elvezio Sciallis il cui valore (assoluto) viene ribadito ogni volta che un suo pezzo compare sulle pagine virtuali di HM, ci sono le prove d'autore di Stefano Fantelli, Jari Lanzoni, Sergio Cicconi (recente vincitore del prestigioso premio "Giallo Wave"), Riccardo Coltri, Luca Zaffini, Marco Ramadori, e altri ancora. Tutti nomi che i frequentatori del circuito "underground" conoscono e, sicuramente, apprezzano già. C'è, ancora di più, l'impegno che i due organizzatori del Premio Lovecraft, Franco Forte e Franco Clun, hanno dimostrato in undici edizioni, impegno che ha fatto del Lovecraft, inutile peccare di modestia, il più importante premio italiano per la narrattiva breve horror. Attenzione: non sto parlando dell'impegno di organizzare un premio, in sé cosa assai semplice, bensì quello di offrire sempre prodotti di altissimo livello a chi, poi, i racconti premiati li legge. E questa è, in definitiva, la cosa più difficile e importante. Da regalare a: chi ha voglia di avvicinarsi alla scena dell'horror e del fantastico italiana, quella che non sente il bisogno di trasformismi "poliziotteschi" e ha il coraggio in intitolare un premio al Maestro di Providence.

Clive Barker, Abarat, Sonzogno, pp. 376, 2002, ISBN 8845423107, Euro 18,00. Un romanzo che dimostra ancora una volta, dopo l'ottima prova offerta con La casa delle vacanze, la grande vena di Barker in fatto di narrativa per i più piccoli. Però... un momento... davvero Abarat si rivolge a loro? Apparentemente sì, visto che persino la Disney a cacciato un bel po di soldi per acquistarne i diritti. Però, conoscendo Barker, è maglio leggere tra le righe. Abarat è un Hellzapoppin fantastico, che in qualche caso assume persino le sfumature scure dell'horror. Se ne è parlato come di un moderno Alice nel paese delle meraviglie e, con tutto il rispetto che va portato al reverendo Dodgson, in arte Lewis Carroll, il paragone non sembra più di tanto azzardato. Per credere, basta provare a far rotta verso le Venticinque Isole di Abarat, una per ogni ora del giorno più la Venticinquesima Ora che è un Tempo Fuori dal Tempo e non si può visitare se non a costo di impazzire, e conoscere Candy, Carogna e i suoi Ricuciti, e i Requiax, inquietanti creature imprigionate negli abissi degne della mente di H. P. Lovecraft. Da regalare a: chi non ha troppi problemi nel sospendere il "giudizio critico" mentre legge e - come si usa dire - vuole tornar bambino.

Neil Gaiman, American gods, Mondadori, pp. 524, 2003, ISBN 8804520833, Euro 9,00. Come ho avuto modo di scrivere, tempo fa, sulle pagine dei cuginetti di FantasyMagazine: "La forza di Gaiman risiede prima di tutto nello stile: asciutto ma capace di evocare, a volte senza preavviso, la vera Tempesta, il vero Gotico, il vero Romantico. Evocare davvero, perché in questo caso la scrittura si fa magia e una frase può contenere un intero universo, un Dio o un Demone. Un modo di scrivere completamente narrativo, avvolgente, distante anni luce da quello cacofonico, autoristico, minimale nella sua accezione più squallida, a cui la moda ci sta abituando. Un modo di creare illusioni di tale bellezza e potenza, in una continua giustapposizione di toni solo apparentemente discordanti (non ultimo il godibilissimo humour inglese), che esalta la vera e unica missione dello scrittore: raccontare sogni. Null'altro. Senza moralette, senza intellettualismi, senza maschere di sorta. Da regalare a: i sognatori e gli inguaribili romantici. Quelli che vorrebbero sempre un bel camino accanto alla comoda poltrona su cui si siedono per leggere, mentre fuori c'è il temporale.

Suzuki Koji, The Ring, Nord, pp. 320, 2003, ISBN 8842912816, Euro 15,00. Scritto nell'ormai lontano 1991 (parlando in termini di horror letterario, praticamente un'Era diversa dall'attuale), ispirato da un gran numero di suggestioni che spaziano da Poltergeist a Cronenberg, da Video Girl Ai alla pseudoscienza occidentale della fotografia spiritica, Ring è uno dei massimi successi "mediatici" di questi ultimi tempi. Ma, per quanto vi siano piaciuti i film, il romanzo è fondamentale. Composto di quattro parti, i cui titoli sembrano acquerelli di Hokusai ("Autunno", "Altipiani", "Folate di vento", "Increspature"), mette in scena, grazie al grande mestiere dell'autore, uno dei pochi orrori soprannaturali che è possibile trovare in libreria. Da regalare a: chi ha voglia di saperne di più sulla Sadako del film, o ha semplicemente voglia di farsi raccontare una "ghost story" intelligente e piena di pathos.

Walter Diociaiuti, Diabolus in musika, Ferrara Edizioni, pp. 110, 2004, ISBN 8890147091, euro 10,00. Non un capolavoro, ma almeno un onesto libretto di horror diabolico e soprannaturale, come - ormai è diventata una monotona verità - se ne vedono sempre di meno in Italia. "Rock Horror Fiction" per gli appassionati di schitarrate, di cultura giovanile in odore di zolfo, di blues incattivito. Come dice l'immarcescibile Danilo Arona nell'introduzione: "Il Diabolus in musika evocato con una Kappa connotativa di differenza da Diociaiuti si riferisce ad un intervallo di tritono proibito nella musica sacra e chiamato dagli anglosassoni il campanello della porta di Satana. Non a caso questa dissociazione armonica apre canzoni come Purple Haze di Jimi Hendrix e non pochi pezzi degli Slayer e dei Sepultura..." En passant ci sia permesso un plauso al coraggio dell'editore: investe sull'horror invece di salire sul carro dei vincitori (un carro che, in realtà, somiglia sempre di più al Titanic, tronfio nel suo viaggio verso l'inesorabile catastrofe) del noir italico. Da regalare a: gli appassionati di rock, blues e a chi ama "far musica"...

Clive Barker, Il canyon delle ombre, Sonzogno, pp. 626, 2003, ISBN 8845424618, euro 5,95. Leggiamo dalla quarta di copertina: "Un capolavoro di horror, fantasy, ghost story. Agghiacciante e visionario, un impietoso, satirico ritratto della Mecca del cinema e dei suoi demoni". Il canyon delle ombre è infatti ambientato a Hollywood, e di Hollywood mostra il lato nascosto e perverso (quello che le star, o i loro fantasmi, fanno tra un ciak e l'altro). Barker non è al massimo della forma, e sulla lunga distanza si perde sempre un po'. Comunque un libro che si fa notare rispetto all'offerta media delle librerie. Da regalare a: soprattutto a chi già conosce e apprezza Barker. Ma anche a tutti coloro apprezzano il binomio horror + erotismo.

Danilo Arona, La stazione del dio del suono, Larcher Editore, pp. 254, 2004, ISBN 8888583114, euro 12,00. HM ha già recensito questo ottimo libro di Danilo Arona qui, ma non possiamo non consigliarvelo anche come regalo natalizio per una ragione particolare: questa piccola gemma orrorifica, nel suo raccontare una veglia fatta di tante storie incastrate insieme, può anche evocare un'atmosfera natalizia (se ci intendiamo...), un po' Dickens un po' "vecchia storia della nonna". Se ne consiglia, a questo proposito, la lettura a voce alta... Da regalare a: chi ha voglia di farsi intrattenere e sorprende da quello che, senza ombra di dubbio, è il miglior scrittore horror italiano.

Tutto qui per oggi? Eh sì. Non è che di horror "novità" ce ne sia poi tanto. A meno di non attingere ad altri generi e rinunciare così al brivido soprannaturale, purtroppo c'è ben poco da segnalare. Faccenda triste.

Consiglio spassionato: comprate i classici. Oppure rovistate tra le vecchie recensioni librarie di HorrorMagazine, che magari qualche altra idea salta fuori.

Appuntamento a lunedì, con una lista di imperdibili DVD per appassionati.