Vivo di gloria riflessa. Davvero. Firmo l'articolo e mi becco tutta la fama ma in reltà è merito dell'uomo farfallino. Il suo exploit della scorsa settimana ha convinto Rai e Mediaset a regalarci sette giorni migliori. Davvero, me lo ha assicurato il direttore. Non quello del sito. Intendo il direttore dell'istituto dove risiedo momentaneamente. Solo momentaneamente, è sicuro. Posso uscire quando voglio. Ho una tessera di X-Files che me lo assicura. Agente di rincalzo. Se voglio mi tolgo la camicia e esco, nessun problema. Quando mi pare e piace. Ma a Natale daranno il panettone con il mascarpone e così ho deciso di rimanere qui ancora un po'. Nel frattempo mi hanno assicurato che qualcuno di potente legge e ascolta quanto dico e posso effettivamente modificare il corso degli eventi TV. La prova è nei film che ci aspettano nella prossima settimana. Seguitemi...

Si comincia domenica 5 dicembre con un film relativamente raro sugli schermi: The Vanishing - La scomparsa su Rete4 alle 21.00. Si tratta di un thriller anomalo, rifacimento del 1993 di Spoorloos, pellicola del 1988 a opera dello stesso regista, George Sluizer. Durante una sosta in un autogrill la moglie di un uomo scompare e lui spende i tre anni seguenti a cercarla finchè lo stesso rapitore non si mette in contatto per mostrargli cosa è successo in quel lasso di tempo. Protagonisti sufficientemente torbidi per una vicenda a volte lacunosa ma dall'indubbio fascino. Alla faccia del noir contemporaneo... Stra-consigliato.

Si passa a lunedì 6 dicembre, Italia1, 3.20: Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci. Inutile addentrarci in sterili diatribe sulla grandezza di Fulci, sento già il mio omino farfallino ululare di gioia in vista di un forum spaccato sulle virtù del Lucio nazionale. Quel che resta fuor di dubbio è il valore del suo film più potente e vero, una fosca vicenda di omicidi e piccola borghesia, di morale comune e razzismo pubblico. Fulci azzecca l'ambientazione attraverso un grande lavoro di fotografia e si dibatte fra folklore e realismo con totale lucidità. Un piccolo capolavoro da mandare a memoria per tutti i nuovi registi o presunti tali. Pochi film possono vantare contemporaneamente Florinda Bolkan e Barbara Bouchet, sappiatelo.

Martedì 7 dicembre. passa un giorno ma rimaniamo sulla stessa rete, Italia1 alle 3.45. Parliamo di Non si deve profanare il sonno dei morti. Difficile pensare che la rete del biscione manderà in onda una versione completa di questa fondamentale pellicola di Jorge Grau. Let sleeping corpses lie (questo il titolo originale del lungometraggio) brilla nel panorama del tempo (1974) per il sapiente accumulo d'atmosfera e per la proposta (involontaria?) di un modello di zombie diverso da quello ormai vigente all'epoca. La trama è quanto di più semplice e diretto: esperimenti condotti con pesticidi /ultrasuoni portano a risultati imprevedibili, persino i morti risorgeranno per reclamare vendetta. Pochi soldi ma buona inventiva, merita spazio sulle vostre vhs.

Sempre su Italia1, alle 3.55 di mercoledì 8 dicembre possiamo assistere a Una tomba aperta...una bara vuota, coproduzione italo-spagnola diretta da Alfonso Balcazar. Se il vostro videoregistratore non ne può più e reclama un giorno di riposo potete anche saltare questa fajolada a base di zombie e case vicine al cimitero (qualcuno, prima o poi, dovrà spiegarci quale architetto sano di mente costruisce le sue case incollate ai campi dei morti...). Solo per i fanatici della completezza.

Giovedì ci riposiamo, possiamo fare i magnanimi e uscire al pub o in disco con relativa/o consorte. Chi è solo uscirà lo stesso e scoprirà che si rimane soli solo (!!!) se lo si vuole (sembra uno scioglilingua ma è pura saggezza). Riposatevi anche perchè venerdì 10 dicembre ci tocca un doppio turno: si inizia con Rai2 alle 22.45 con Lake Placid, lungometraggio del 1999 che mischia allarmismo ecologico, recupero di certe atmosfere di serie B degli anni 60 e humor nero (memorabile la vecchiaccia...). Dirige quel Steve Miner che aveva le zampacce in pasta dentro Last house on the left e Venerdì 13 quando voi dovevate ancora pulirvi il latte dalla bocca, quindi massimo rispetto. La trama? Coccodrillo gigante preistorico contro umani, 'nuff said.

Con ancora le zanne del rettile impresse in testa potrete passare su Italia1 (ci deve essere un maniaco che si è infiltrato nei quadri addetti alla programmazione notturna...) dove, alle 2.50, potrete assistere ad Apocalypse domani, filmaccio di Antonio Margheriti con contributo in sceneggiatura di Dardano Sacchetti. Reduci di guerra cannibali, solite cospirazioni dei cattivoni al governo a colpi di virus e poco altro in una pellicola tutto sommato inutile. Il titolo merita Leone, Orso, Palma e Oscar come miglior bieca manovra commerciale, fossi in Coppola li denuncerei fino al 2022.

Ci crediate o no la settimana si conclude qui, con un anticlimax. Purtoppo sabato sera non c'è niente di notevole dal punto di vista horror in televisione e potete quindi ubriacarvi in tutta libertà. So che mi amate e conterete letteralmente i secondi che ci dividono dal prossimo appuntamento ma devo intimarvi di non mostrare troppo entusiasmo: si avvicina il Natale, periodo che sta all'horror come il DDT alle povere zanzare. Arriva il babbo più melenso del mondo, tutti fan finta di volersi bene la televisione viene inondata da fiumi di miele insopportabilmente dolciastro. Tempi duri per gli zombi!