Lo scrittore Stanley Péan, personalità poliedrica, ha scritto molti racconti, romanzi per ragazzi e due romanzi per adulti, fra cui Zombi blues (Zombi blues, 2007), volume pubblicato da Marco Tropea Editore e disponibile in questi giorni in libreria.

Un romanzo ipnotico dove l’autore ha fuso le due culture alle quali appartiene. Ne è scaturito un mosaico dai colori violenti che combina il cuore oscuro del folklore haitiano, le credenze vudù e makute, la storia politica e sociale dell’isola, ma anche l’amore proibito, gli abissi dell’eros, il fascino della musica e in particolare del jazz, che scandisce ogni capitolo e impregna ogni pagina.

Dalla esatta miscela degli elementi sopradescritti emerge un romanzo noir, ma un noir molto particolare (infatti il romanzo è stato definito “noir et rouge”), carico però di elementi horror.

Il protagonista, Gabriel, durante la feroce dittatura di Papa Doc ancora bambino viene salvato da morte certa da una coppia di canadesi che lo porta con sé in Canada, dove cresce accanto a Laura, figlia dei due. Una volta cresciuto, diviene trombettista, lascia i genitori adottivi e va in giro per il mondo. Rientrato in Canada per una tournée con il suo quintetto jazz, spera di trovare la pace interiore, ma gli incubi lo perseguitano anche se ormai la dittatura di “Papa doc” Duvalier è finita: nella comunità haitiana di Montreal è arrivato Mèt Minville, ex eminenza grigia del regime e soprannominato “barracuda”, che è riuscito a scappare da Port-Au-Prince e a ottenere asilo a Montréal.

La situazione per Gabriel diventa insostenibile con l’incontro con la sorellastra Laura, I due hanno sempre avuto un forte attrazione che ora sfocia in qualcosa di morboso.

L’autore:

Stanley Péan è nato a Port-au-Prince, Haiti, ed è cresciuto in Canada, dove oggi vive. Giorna­lista, traduttore, scrittore prolifico e versatile, speaker radiofonico, melomane e appassionato di musica jazz, ha pubblicato numerosi racconti e romanzi per adulti e per ragazzi. È capore­dattore della rivista Le libraire e presidente del­l'Unione degli scrittori quebecchesi.

Il suo sito è:

www.stanleypean.com

La quarta:

In una spettrale Port-au-Prince, stremata dal­la feroce dittatura di Papa Doc, una coppia di canadesi assiste alla misteriosa morte di una donna haitiana. Dalle sue braccia, i due raccol­gono un neonato che portano a Montreal, alle­vandolo insieme alla figlia Laura. Sono passati quasi trent'anni da allora, e l'in­quieto Gabriel ha rotto i legami con la famiglia adottiva per coltivare in una bohème alcolica il suo talento di trombettista jazz. Ma il ritorno nel Quebec per una tournée risveglia i fantasmi del passato. Gabriel e Laura non riescono più a contenere quella morbosa complicità, quella passione proibita che il musicista traduce nei suoi sublimi e trasgressivi assolo. Per di più, i virtuosismi di Gabriel alla tromba si tramu­tano in lancinanti deliri sonori, ispirati da spa­ventose visioni di morte. Nel frattempo, la co­munità haitiana di Montreal rivive l'incubo del­la dittatura makute con l'arrivo in città di Mèt Minville, ex eminenza grigia del regime. Che cosa cerca il carismatico aguzzino? E quale in­confessabile segreto lega ancora Haiti al tor­mentato musicista?

Zombi Blues è un romanzo noir et rouge, è una discesa agli inferi, è ossessione, è febbre, ma è anche uno struggente inno all'amore, al fuo­co sacro della passione, sulle note di un'im­prevedibile partitura jazz.

Zombi blues di Stanley Péan (Zombi blues,  2007)

Traduzione Ester Borgese, Marco Tropea Editore, collana Fuorionda, pagg. 281, euro 16,50

ISBN 978-88-558-0111-9