E' passato ormai un anno da quando i nuovi zombi di George Romero sono tornati a infestare le sale. Prima sono partiti dal Toronto Film Festival canadese, poi sono discesi negli U.S.A. al Fantastic Fest di Austin, e da lì pian piano ogni nazione del mondo ha accolto (o ha già programmato di accogliere) Diary of the Dead. Tutte tranne l'Italia. Ora, non è la prima volta che gli horror stranieri snobbano le sale italiane, vuoi per ragioni di mercato o per la scarsa affluenza ai botteghini degli spettatori. Forse, quindi, nessuno avrà nemmeno dato peso a questa nuova assenza eccellente, abituati come siamo a essere ignorati dai distributori. In realtà, pare che per Diary of the Dead ci sia ancora una luce in fondo al tunnel.

Un blogger italiano, dopo aver raccolto una petizione per far arrivare il film anche nel nostro territorio, ha invitato tutti i fan di Romero a scrivere ai distributori italiani del film, la Minerva Pictures, per mostrare loro che Diary of the Dead non verrebbe ignorato una volta giunto sul grande schermo. Dal canto suo, la Minerva ha cordialmente risposto alle richieste dei fan. I distributori hanno dichiarato che il film non è di loro esclusiva proprietà, ma che appartiene in comproprietà anche a Sharada e P.F.A.. Minerva ha poi affermato di essere già da diverso tempo in trattativa con gli altri due distributori per importare Diary of the Dead nel nostro territorio, ma raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti in causa si è rivelato più difficile del previsto. Il portavoce della Minerva però poi chiude il suo comunicato con una nota positiva, affermando che la situazione che ha originato il fermo del film è in fase di risoluzione. Per ora continuiamo a brancolare nel buio, ma almeno in lontananza vediamo una luce.

Allora rimaniamo in paziente attesa di poter avere finalmente una data ufficiale per la release date di Diary of the Dead, con una seppur minima speranza nel cuore di non essere stati del tutto dimenticati dalla grande distribuzione.