Sembra proprio che per la Rockstar Games non ci sia mai pace. Dopo le infinite polemiche legate al caso Hot Coffee in Grand Theft Auto: San Andreas e all'ingiustificato clamore sviluppatosi intorno a Bully, torna sotto accusa la versione Wii di Manhunt 2, uno dei videogiochi di punta dei Rockstar.

Il 20 novembre, quattro senatori americani con un passato comune nell'attenzione posta verso la regolamentazione della violenza nei videogiochi (Hillary Clinton, Evan Bayh, Joe Lieberman e Sam Brownback, rispettivamente due democratici, un indipendente e un repubblicano) hanno spedito una lettera alla ESRB (Entertainment Software Rating Board, l'equivalente nord-americana del nostro PEGI) chiedendo che venissero rivalutati e migliorati i criteri di valutazione della rating board, esprimendo una preoccupazione particolare per Manhunt 2, classificato solo come M (18+) invece di AO (solo adulti).

L'origine della controversia sta soprattutto nella maggiore enfasi sull'interattività offerta dal Nintendo Wii, che, secondo i senatori, permetterebbe di simulare con un eccessivo grado di realismo e immersività scene di estrema violenza (come per esempio castrare un uomo con delle cesoie, o accoltellare qualcuno mimandone il gesto con il nunchuk). Per tale ragione, i senatori hanno reputato i vigenti criteri di valutazione della ESRB insufficienti a giudicare tutti quei moderni sistemi frutto di tecnologie sempre più inclusive, e hanno chiesto che venissero resi più severi i sistemi di valutazione e classificazione per le console dotate di controller più avanzati, riferendosi alla Wii. La ESRB ha annunciato la propria disponibilità a rispondere al più presto alla questione sollevata.

Questa è solo l'ultima di una lunga serie di controversie che hanno circondato Manhunt 2. Bandito in diversi paesi come l'Inghilterra e l'Irlanda, negli Stati Uniti il gioco inizialmente era stato classificato come AO, salvo poi venire “alleggerito” per rientrare nella categoria M ed evitare problemi di distribuzione. Nonostante l'iniziativa, però, il Regno Unito ha scelto di mantenere il bando. L'Italia, purtroppo, ha deciso di seguire l'esempio inglese, bypassando la costituzione e vietando anche nel nostro territorio la vendita del gioco (nonostante il primo Manhunt abbia avuto invece via libera), decisione che di certo non impedirà affato a chi davverò vorrà di procurarsene una copia on-line o tramite P2P.