Non ci sono fantasmi al Castello Fienga di Salerno: i forti sospiri che tanto avevano spaventato la gente appartenevano solo a un barbagianni. La scoperta è stata fatta di recente da un uomo che ha curato il rapace e poi, una volta liberatolo, lo ha visto volare proprio in direzione del maniero che probabilmente ha aletto a dimora personale. Certo, le leggende sull'antica costruzione rimarranno, ma almeno uno dei fantasmi che avrebbero dovuto essere presenti laggiù è solo un... volatile, appunto. Secondo le storie, infatti, gli spettri del maniero sarebbero due: quello di tal Pietro Nocco, nomignolo dato a Basilio di Levante, principe di Capua, morto nel 1406 e sepolto ai piedi delle mura di nord-est, e quello di Cencia di Trastevere detta "La carceriera".

Le rovine dell'antico castello Fienga risalgono all'anno 984 e sorgono sopra la collina del parco Fienga a Nocera Inferiore. Nella torre duecentesca fu tenuta prigioniera Elena degli Angeli, vedova del re Manfredi di Svevia. Passato di mano diverse volte, alla fine del Quattrocento la struttura diventò dominio della regina vedova Giovanna D'Aragona. Nell'Ottocento il maniero fu acquistato dai Fienga, che ne buttarono giù una parte costruendovi sopra la villa residenziale tuttora esistente.