Il nuovo millennio non aveva ancora visto la luce quando l’allora trentenne Neal Fredericks metteva la sua firma sul fortunatissimo The Blair Witch Project in qualità di direttore della fotografia. Suo il merito e la responsabilità della scelta di luci, formati e pellicole per far sembrare il girato quanto più simile a un filmino casalingo senza però scadere in inquadrature e illuminazioni banali.

Fredericks, da allora, ha continuato a curare la fotografia rimanendo nel campo dell’horror, aggiungendo al suo curriculum svariati titoli poco noti da noi ma che hanno raggiunto discreto successo in patria: The Legend of El Diablo, Killer Me, El Intermedio e Abominable.

Purtroppo la maledizione dei boschi di Blair lo ha raggiunto a distanza di anni, sabato scorso, mentre conduceva una troupe cinematografica di quattro persone a bordo di un Cessna per girare un documentario nei pressi delle isole Keys. L'aereo è precipitato per cause ancora ignote. Salvi invece il pilota del velivolo e i collaboratori di Fredericks.

Dopo lo strepitoso successo ottenuto dal film, che fu girato con costi bassissimi e divenne un caso mondiale, sembrava l'inizio di una lunga e vincente saga horror. Invece The Blair Witch Project 2 fu un altrettanto clamoroso flop al botteghino. La Artisan, casa di distrubuzione del film, scomparve, inglobata dalla concorrenta Lions Gate. I tre giovani attori protagonisti del primo episodio sul set non ci sono più tornati. Uno dei tre, Michael Williams, lavora attualmente in una ditta di traslochi.

Neal Fredericks aveva 35 anni.