Dal 1 all'11 settembre al Lido, alla 61. Mostra del cinema di Venezia, diretta da quest'anno da Marco Muller, ci sarà posto anche per quella la "storia segreta" del cinema da molti considerata (ovviamente a torto) minore.

Leggiamo dal comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Biennale: "I fermenti del Nuovo Cinema Italiano (dagli anni '30 in poi) si sono sviluppati proprio perché, in parallelo alla loro crescita, su un terreno inferiore, quello delle pratiche basse del cinema, autori e artigiani provavano a inventare il primo vero cinema di genere italiano, un cinema spettacolare che sfondava sui mercati senza mai rinunciare alla propria carica innovativa, all'innovazione tanto stilistica che tematica".

La retrospettiva della 61. Mostra del cinema, Storia segreta del cinema italiano. Il cinema di genere tra autorialità e alto artigianato (1960-1980), dovrebbe costituire dunque l'inizio di un processo di studio e riproposta di quel cinema nostrano dimenticato, invisibile, sconosciuto o misconosciuto. Ciò avverrà anche attraverso un calendario di attività permanenti che continueranno nell'arco del quadriennio, e che approfondiranno e diversificheranno le "riscoperte".

Tra le opere che andranno a formare questa "storia segreta" (che per certi versi richiama alla "storia infame" di cui parla Ando Gilardi a proposito della fotografia), curata da Marco Giusti e Luca Rea e intitolata Italian Kings of the Bs, ci saranno quelle di Mario Bava, Vittorio Cottafavi, Fernando Di Leo, Lucio Fulci, Antonio Margheriti.

I padrini della retrospettiva saranno Quentin Tarantino e Joe Dante, profondi conoscitori del nostro cinema. A Venezia, con loro, vedremo i registi Sergio Sollima, Umberto Lenzi, Sergio Martino, Lamberto Bava, così come molti degli attori, sceneggiatori, scenografi e direttori della fotografia dei film presentati.

Come detto, Italian Kings of the Bs non offrirà semplimente una programmazione retrospettiva godibile al Lido, ma segnerà l'avvio di un cantiere di recupero e restauro sistematico, che contribuirà a una ulteriore diffusione dei film. Oltre alle opere presentate in pellicola, infatti, copie dei film restaurati in alta definizione potranno circolare dopo la Mostra, secondo accordi tra aventi diritto e distributori e grazie al contributo straordinario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sia in alcune sale italiane già attrezzate per proiezioni in alta definizione, sia come piccole collane di Dvd presso i principali editori italiani video (tra gli altri hanno aderito all'iniziativa Medusa Video, Minerva Video, e-mik Dolmen, Surf Video, Alan Young, Warner Video).

Il programma dei film che saranno presentati nella retospettiva non è ancora stato resa noto, ma c'è da scommettere che sarà poderosa la presenza di titoli horror: una bella rivincita, comunque andrà, per il cinema italiano di genere.