Nell’Ottobre del 2003, mentre era in vacanza a Conception, una città nel sud del Cile, una famiglia trovò quella che sembrava essere una piccola creatura umanoide. Il minuscolo essere misurava 7,2 centimetri, aveva un cranio abbastanza grande (grande per le dimensioni del corpo, ovviamente), due braccia con lunghe dita e due gambe.

La notizia fu annunciata per la prima volta dal Mega News Service, il locale canale televisivo interamente dedicato alle news. Il giornalista Rodrigo Ugarte raccolse varie testimonianze sul ritrovamento della bizzarra creatura (raccolta, ancora viva, tra alcuni cespugli) da parte di un bambino membro della famiglia in villeggiatura da quelle parti. Il bambino asserisce ancora oggi che l’esserino rimase in vita per otto giorni, aprendo gli occhi di tanto in tanto, ma nessuno si decise a portarlo dal veterinario o a consegnarlo alle autorità locali finché non fu troppo tardi. La verità è che il minuscolo corpo rimase caldo ancora per lungo tempo dopo il decesso e fu per questo che solo quando non diede più alcun segno di vita, fu portato dal veterinario. Il medico, perplesso, non riuscì a stabilire di che animale si trattasse. La creatura, invece di decomporsi come fa ogni organismo vivente dopo la morte, assunse un aspetto mummificato. Il bimbo assicura che, prima di morire, la sua pelle era di un rosa più deciso.

Gli specialisti dell’Università del Cile suggerirono che poteva trattarsi del feto di qualche animale selvatico, anche se finora non sono mai stati in grado di associare il presunto feto a una qualsiasi specie.

A tutt’oggi, la famiglia proprietaria della creatura la conserva in una scatola foderata di cotone per evitare di danneggiarla e tiene la scatola nel congelatore perché non si deteriori ulteriormente. La casa è diventata meta di scienziati, giornalisti e soprattutto curiosi.

Il test del DNA non è ancora stato eseguito. Gli scienziati più conservatori si dicono propensi ad archiviare l’intera faccenda come una colossale montatura. Quelli di vedute più ampie stanno ancora cercando di stabilire il luogo in cui effettuare tale test. Molti veterinari si sono detti interessati a esaminare l’essere, ma nessuno di loro ha ancora condotto serie analisi di laboratorio.

Più il tempo passa e più l’attenzione del mondo diminuisce. E mentre gli studiosi si perdono in inutili domande, l’essere è ancora lì, in attesa che la sua natura e la sua origine siano svelate.