Arrivato alla ottava edizione il Future Film Festival si è ormai affermato come uno dei più importanti eventi europei dedicati all’animazione e agli effetti speciali. A Bologna, dal 16 al 22 gennaio 2006, si sono dati appuntamento registi, produttori e creativi per presentare in anteprima i propri film, nuove tecniche cinematografiche, backstage di grandi successi e immagini in esclusiva delle nuove produzioni. Il Future Film Festival si ripromette di dare uno sguardo al cinema che verrà e non solo: sono in programma anche incontri ed eventi sull’applicazione delle nuove tecnologie in altri campi come il web e i videogame. Futuro sì, quindi, ma senza dimenticarsi del passato. Per questo ogni anno il Festival dedica retrospettive alla storia dell’animazione, della fantascienza e del cinema in genere.

L’edizione del 2006 renderà omaggio, tra le altre cose, alla ricchissima tradizione giapponese del cinema horror.

Si inizia guardando agli albori dell’horror nipponico. In cartellone spicca Jigoku di Nakagawa Nobuo del 1960 (distribuito anche con il titolo Hell o The Sinners of Hell). Il film viene considerato l’opera massima della produzione del regista, è stato definito agghiacciante e al contempo disturbante, eccessivo e stordente. Nakagawa Nobuo, in questa sua personale interpretazione, mette su schermo la tradizionale visione giapponese dell'inferno classico così come veniva raccontato sin dai tempi antichi.

Un'opera più recente in programa è invece Kairo di Kurosawa Kiyoshi del 2001 (distribuito anche come Pulse e The Circuit). Si tratta di un new horror di notevole caratura dove una inconsueta (per il genere) esplorazione di tematiche come l'amicizia, la vita e la morte, ma soprattutto la solitudine si sposano bene con le inquietanti e sfuggenti figure degli spettri di Kurosawa Kiyoshi. I personaggi di Kairo, oltre a vivere in un incubo reale, si trovano all'improvviso faccia a faccia con la loro coscienza disturbata e dilaniata da laceranti pensieri che come fantasmi infestano le loro menti. I loro quesiti esistenziali e soprattutto quelli post mortem trovano una risposta che preferirebbero non ascoltare mai.

Altro film in programma è il recentissimo Yokai Daisenso (distribuito anche come The big spook war e La grande guerra dei coboldi) del regista di culto Takashi Miike che con questo remake dell’omonimo film degli anni sessanta non ha certo deluso le aspettative dei suoi estimatori. Si tratta di una favola spettacolare che rappresenta il mondo degli yokai, gli spiriti delle cose che albergano intorno a noi e diventano le tracce della memoria umana. Questo film è stato definito mirabolante nelle sue invenzioni visive e di pregnante significato morale.

La retrospettiva è a cura di Luca Della Casa e Carlo Tagliazucca.

Maggiori informazioni sulla rassegna e il programma dettagliato saranno disponibili all’indirizzo:

http://www.futurefilmfestival.org/