In realtà Reurrectum dovrebbe essere considerato il terzo capitolo di quella che alla fine sarà una pentalogia scritta da Gianfranco Nerozzi e idealmente iniziata con il romanzo Cuori perduti (edito da Mondadori nel 2001) e proseguito con Genia (edito da Flaccovio). I cinque romanzi saranno tutti autoconclusivi e narreranno di avvenimenti accaduti in varie epoche, ma faranno parte di un'unica, grande storia con personaggi ed elementi in comune.

 

La trama di questo terzo episodio vede come scenario la Montagna Sacra, Arizona. Un team di astronomi gesuiti riceve dei segnali da una cometa di incredibile luminosità: una trasmissione radio del 1939 con la voce di Hitler a un raduno nazista di massa e spirali di colore che forse celano un messaggio digitale. La formula crittigrafica delle proporzioni divine permette di tradurre quei segnali in un codice genetico speciale: un DNA che non sembra umano. Lo stesso rilevato nella Sacra Sindone e di cui il Vaticano non ha mai parlato. Lo stesso di una ragazzina di sedici anni, vittima di uno stupro. Che cosa lega questo oscuro messaggio ai disegni apocalittici rinvenuti in un cimitero di neonati decapitati? Cos'è l'antico crittogramma scoperto da un prete escorcista tra le macerie di Megiddo, dove avrà luogo Armageddon, la battaglia finale fra il bene e il male? Romeo Gaslini, comandante dell'Interpol, forse non sa rispondere a queste domande, ma almeno un caso deve risolverlo: scoprire chi è perché uccide i neonati, uno ogni quattro mesi nell'arco di due anni. Prima che sia troppo tardi per chi gli sta accanto. E per il resto dell'umanità.