Era il 2010 quando John Carpenter tornava al cinema con The Ward. Sebbene sia passato più di un decennio dalla sua ultima regia, Carpenter non sembra aver optato per il pensionamento e anzi si dice disposto a tornare dietro la macchina da presa. Tuttavia, perché possa accadere, ci sono delle condizioni piuttosto specifiche.

Intervistato da Variety in occasione del suo 75° compleanno (e oggi è quel giorno), Carpenter ha parlato della prospettiva di realizzare un altro film. Quando gli è stato chiesto se esiste una possibilità concreta di ritrovarlo alla regia di un nuovo progetto, Carpenter è stato vago ma decisamente fermo circa le condizioni di un suo ritorno.

Potreste vedere qualcosa, ma è tutto avvolto nel mistero più completo. Io non lo escludo, ammesso che il budget sia adeguato e che abbia sufficiente tempo per realizzarlo, e purché non mi chiedano di girare durante il campionato di basket o i playoff. 

A voler essere realisti, il regista non è nuovo a queste dichiarazioni, l'ultima risale allo scorso anno. Eppure questa volta potrebbe esserci davvero in ballo un nuovo progetto. Ad ogni modo, è evidente che Carpenter non ha nessun interesse a lavorare con un budget limitato e vuole essere lui a dettare i tempi. E considerata la sua carriera, può permettersi di porre queste e altre condizioni.

L'ultima richiesta resta tuttavia quella più facilmente soddisfacibile… basta sospendere le riprese durante il campionato NBA.

Carpenter ha recentemente realizzato la nuova trilogia di Halloween con Blumhouse in veste di produttore esecutivo. Ora, rimanendo nel campo della speculazione, Blumhouse è al momento il più importante studio horror e sta per fondersi con Atomic Monster, non sarebbe quindi assurdo ipotizzare che sia proprio la casa di Jason Blum a corteggiare il regista. Blumhouse avrebbe tutto l’interesse ad acquisire Carpenter nella propria scuderia, soprattutto dopo una collaborazione pluriennale e di successo. 

Certo è che se Carpenter fosse davvero pronto per tornare dietro la macchina da presa, nessuno studio potrebbe rifiutare di lavorare con quello che è probabilmente il più grande regista vivente. 

Noi continueremo a tenere le orecchie tese e la speranza viva!