Safarà Editore presenta L’ospite e altri racconti di Amparo Dávila, la prima raccolta di racconti della regina messicana del racconto fantastico.

Come quelli di Kafka, Poe, Leonora Carrington o Shirley Jackson, le storie di Amparo Dávila sono terrificanti, ipnotizzanti e sapientemente realizzate: il lettore si ritroverà senza fiato dopo ogni racconto. Con acuta intuizione psicologica, Dávila segue i suoi personaggi fino ai limiti del desiderio, della paranoia, dell’insonnia e della paura. La grande scrittrice messicana era infatti ossessionata dall’ossessione, che fa rivivere gli incubi attraverso il quotidiano: la solitudine affonda facilmente come un coltello affilatissimo, una sorta di male si nasconde in ogni ombra, il delirio prende la forma di creature strane e molto reali.

Le ambientazioni dei suoi racconti sono inquietanti, surreali e iperreali insieme; la sua prosa è tersa e riluce di ambiguità. Il più grande pericolo che corrono i personaggi di Dávila è l’isolamento domestico, ed è a quel punto, quando sono soli nelle mura domestiche, in quell’ambiente che dovrebbe essere familiare e protettivo, che vengono avvolti e divorati dai propri demoni. La lettura dei racconti di Amparo Dávila desta paura non solo per le creature grottesche che questa maestra del racconto crea e per le sue trame sospese, ma anche per ciò che queste creature potrebbero rappresentare per noi: traumi familiari e dolore.

Nel racconto L’ospite, un marito repressivo porta a casa una creatura pericolosa che molesta sua moglie, la domestica Guadalupe e i loro figli. La storia si apre con un registro ambiguo:

Non dimenticherò mai il giorno in cui venne a vivere con noi. Mio marito lo portò con sé di ritorno da un viaggio.

Chi è il vero mostro in questa storia? Il marito o l’Ospite?

Questa inimitabile pioniera del fantastico messicano, scomparsa ad aprile, è da sempre un punto di riferimento e un’icona per gli autori messicani e sudamericani, che la considerano “una maga” e, come ha dichiarato la scrittrice Brenda Lozano, un raggio luminoso in un cielo oscuro e maschilista.

Dopo aver letto L’ospite, la raccolta di debutto di Dávila in italiano, il lettore si chiederà come il segreto di questa autrice sia stato mantenuto per così tanto tempo.