Dopo i Mekong Delta, autori nel 1988 del concept The Music of Erich Zann, e i Necronomicon, attivi ancora oggi (entrambe band di thrash metal), un altro gruppo musicale tedesco si richiama esplicitamente all'universo letterario di Howard Phillips Lovecraft.

Si tratta dei Philosopher, quartetto che definisce la propria musica lovecraftian death metal, sulla scia di maestri americani del genere come i Morbid Angel, la cui discografia è pervasa da riferimenti ai Grandi Antichi e invocazioni dal Necronomicon secondo la pseudo-esoterica versione di Simon.

Già nel 2003 i quattro brani dell’ EP What dwells beyond si proponevano come una piccola raccolta tematica. I Philosopher presentano ora Thoughts, il loro primo album, che prosegue sulla via dell’omaggio alle atmosfere del Maestro di Providence, cui il gruppo dichiara di ispirarsi pur non citandolo mai esplicitamente.

Fra le undici tracce del CD figurano infatti titoli quali Seven hundred steps of deeper slumber, una discesa sui settecento scalini verso Il miraggio dello sconosciuto Kadath; Elysia, in riferimento alla luna del Mondo dei Sogni, nella saga lovecraftiana del Titus Crow di Brian Lumley; la cover What dwells beyond, che sembrerebbe ricordare l'Antico, il fratello non umano di Wilbur Whateley ne L’orrore di Dunwich.

E ancora Nephren Kah, nome del Faraone Nero adepto di Nyarlathotep in racconti come L'abitatore del buio, quindi 47'9'S126'43'W come sigla dei gradi di latitudine e longitudine alle quali si trova la perduta R’lyeh ne Il richiamo di Cthulhu, per concludere con I am Providence, le parole dell’epigrafe che il Gentiluomo stesso volle incisa sulla sua tomba.

Il Compact Disc si trova in vendita diretta presso il sito ufficiale dei Philosopher, dove si trovano alcune canzoni scaricabili in formato mp3 oltre a risorse e informazioni sul gruppo, con il limite del tedesco come sola lingua disponibile.