Il testo che riportiamo è molto lungo, quindi non vi rubiamo altro tempo con parole inutili: per l'anno 2004-2005 la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena ha in programma una Introduzione alla narrativa breve di Howard Phillips Lovecraft. Uno dei nostri autori preferiti, la cui narrativa è già stata oggetto di molte tesi, entra finalmente negli atenei dalla porta principale, e noi non possiamo che esserne felicissimi.

MODULO: OVUNQUE, PURCHÉ NON SIA QUI. LA NARRATIVA BREVE DI HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT (1890-1937). (COD. 67L6). Ore 24, Crediti 4.

Obiettivi

Il modulo si propone di introdurre gli studenti alla narrativa breve di Howard Phillips Lovecraft (Providence, Rhode Island, 1890-1937), e presentare allo stesso tempo qualche “assaggio” delle sue altre produzioni. A più di un secolo dalla nascita, curiosamente, questo prolifico – fino a rasentare la mania – autore sembra destinato a rimanere chiuso negli angusti confini del ruolo, limitato e limitante, di scrittore “di genere” fantastico.

Tutto ciò a dispetto degli sforzi di un non troppo esiguo manipolo di critici e di una folla crescente e planetaria di estimatori, entrambi gruppi troppo trasversali per incidere davvero sulle tendenze di mercato, che tentano periodicamente di rivalutarlo come grande narratore tout court. Lovecraft scrisse di tutto e senza sosta: dagli atti unici teatrali ai romanzi, dalle poesie ai pastiches, dalle revisioni malpagate di mediocri racconti altrui (quella che chiamava “letteratura alimentare”) a centinaia di lettere che spesso superano le cinquanta pagine di lunghezza – e la cui drasticissima sintesi riempie cinque corposi volumi. Personalità tormentata, carattere solitario per scelta e insieme necessità, incapace a difendersi dalle infinite insidie del quotidiano, uomo di amicizie complicate ma saldissime, prigioniero di un’attività onirica che non si saprebbe se invidiargli o temere, collocò al centro della sua scrittura la critica ironica quanto spietata alle tante superbie dell’uomo, alla fiducia cieca nella bontà della scienza, e all’emarginazione del diverso. Oltre a un insopprimibile desiderio di fuga.

Che siano fatti di sogni o di incubi, di aperture spaziali inebrianti o insensate “geometrie non euclidee”, popolati da dèi mostruosi e del tutto indifferenti alle sorti del povero genere umano o da irresponsabili pellegrini lungo “strade dell’eccesso” degne di William Blake ma che portano alla cella imbottita di un ospedale psichiatrico più volentieri che al “palazzo della saggezza”, i mondi verso il quale Lovecraft tese la propria mano e la punta della propria penna sono sempre “altri”, diversi, paralleli, nascosti. Una forma un po’ bizzarra di critica sociale, associata a una fortissima originalità che si manifesta nel trattamento rivoluzionario e appassionante di una materia ormai consolidata come quella del racconto dell’orrore classico, oltre (perché no) al senso innegabile e quasi tremebondo del condividere una passione dai toni quasi iniziatici, ha fatto sì che il “solitario di Providence” e le sue storie influenzassero nel corso dei decenni tutti i campi della cultura popolare, in America come altrove: cinema, fumetti, musica e quant’altro.

Lovecraft è stato oziosamente definito razzista e vittima della discriminazione, destrorso e sinistrorso, bigotto e satanista, omosessuale e sessuofobo, di sicuro fu astronomo dilettante (sostenne l’esistenza di un altro pianeta in orbita solare con discreto anticipo sull’effettiva scoperta di Plutone) e investigatore privato in pectore, figura ispiratrice e insieme “non-entità”, per usare le sue stesse parole. Questo modulo cercherà di mostrare come fosse, prima e dopo qualunque concessione al folklore e inutile etichetta, un grande inventore di mondi, un grande narratore di storie che per tutta la vita cercò, riuscendoci solo nei sogni e sulla pagina, di sfuggire a una realtà ingrata e avara di tutto.

Riferimenti bibliografici

Considerata la natura antologica del modulo, prima dell’inizio delle lezioni verrà messa a disposizione degli studenti (presso la Copisteria Emmeci, Via dei Pispini 1) una dispensa con tutti i testi indispensabili alla preparazione dell’esame. I testi primari (narrativa e poesia) saranno estratti dai seguenti volumi, quelli secondari (i contributi critici) dai volumi indicati più avanti:

H. P. Lovecraft The Dunwich Horror and Others. Sauk City: Arkham House, 1982

At the Mountains of Madness and Other Novels. Sauk City: Arkham House, 1984

Dagon and Other Macabre Tales. Sauk City: Arkham House, 1986

Miscellaneous Writings. Sauk City: Arkham House, 1995

Fungi from Yuggoth. West Warwick: Necronomicon Press, 1982

The H. P. Lovecraft Christmas Book. West Warwick: Necronomicon Press, 1984

Chi volesse (e tutti sono incoraggiati a farlo) integrare i testi studiati durante il modulo (in lingua) con altre opere (in traduzione) di questo autore, può farlo riferendosi a questi volumi – le uniche edizioni criticamente accurate:

H. P. Lovecraft. Tutti i racconti 1897-1922. Milano: Oscar Mondadori, 1989

Tutti i racconti 1923-1926. Milano: Oscar Mondadori, 1990

Tutti i racconti 1927-1930. Milano: Oscar Mondadori, 1991

Tutti i racconti 1931-1937. Milano: Oscar Mondadori, 1992

Lettere dall’altrove. Epistolario 1915-1937. Milano: Oscar Mondadori, 1993

Diario di un incubo. Taccuini 1919-1935. Milano: Oscar Mondadori, 1994

Inoltre, si segnalano i seguenti contributi critici (facoltativi). Si tenga presente che la bibliografia esistente su Lovecraft è amplissima, e ulteriori testi (sempre facoltativi) verranno suggeriti durante le lezioni:

Sonia H. Greene Davis. The Private Life of H. P. Lovecraft. West Warwick: Necronomicon Press, 1985

G. de Turris e S. Fusco. Lovecraft. Firenze: La nuova Italia, 1979 (serie Il Castoro n. 156)

L’ultimo demiurgo e altri saggi lovecraftiani. Chieti: Solfanelli, 1989

S. T. Joshi, a c. di. H. P. Lovecraft: Four Decades of Criticism. Athens: Ohio University Press, 1980

M. Houellebecq. H. P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita. Milano: Bompiani, 2001

F. Belknap Long. Dreamer on the Nightside. Sauk City: Arkham House, 1975

P. A. Shreffler. The H. P. Lovecraft Companion. Westport: Greenwood Press, 1977

Durante le lezioni saranno inoltre ascoltati brani tratti da:

H. P. Lovecraft. Vol. 1. Collector’s Choice, 2000 (ristampa)

H. P. Lovecraft. Vol. 2. Collector’s Choice, 2000 (ristampa)

The Darkest of the Hillside Thickets. Cthulhu Strikes Back. Divine Industries 1995

John Arthur e Mike Olson. Fungi from Yuggoth. Fedogan & Bremer, Minneapolis 1987

Metodi didattici

Dopo la necessaria introduzione bio-bibliografica e un breve inquadramento dell’autore all’interno della letteratura di genere fantastico, il modulo proseguirà con l’analisi di alcuni racconti brevi (oltre a brani estratti da opere di più ampio respiro) secondo le linee guida indicate sopra (lo studio del concetto di “altro mondo”). L’analisi verrà affiancata dalla lettura di altri testi di questo autore – poesie, brani di lettere, saggistica, giornalismo dilettante – e di chi gli fu vicino durante la sua breve vita (amici, colleghi, la moglie Sonia H. Greene). Si cercherà inoltre di introdurre gli studenti alle molte e significative modalità in cui la figura e l’opera di H. P. Lovecraft sono entrate a far parte, influenzandola, della cultura popolare americana e non: fumetti, giochi di ruolo, gruppi musicali che si ispirano ai suoi scritti, produzione cinematografica indipendente.

Al di fuori dell’orario del modulo verrà organizzato a questo proposito un ciclo di proiezioni, durante il quale si intende presentare una ricca selezione di “corti” e medio-metraggi dalle passate edizioni dello H. P. Lovecraft Film Festival, che dal 1996 si tiene ogni anno a Portland, Oregon (tutto materiale in corso di reperimento da parte del docente). Infine, una volta concluse le lezioni si intende proporre un reading – in luogo ancora da definire – pubblico di alcuni testi (nella fattispecie i prose poems, ma non solo) lovecraftiani che per la loro natura sarebbe difficile poter inquadrare come meritano nel discorso generale del modulo. In aggiunta, tenuto conto della quantità di stimoli a un ulteriore approfondimento di uno o più aspetti secondari della materia che il modulo vorrebbe suscitare negli studenti, è in fase di studio la realizzazione di uno weblog in cui sia possibile, per chi ne abbia voglia, mettere in circolo e in comune idee e materiali anche al di fuori dei tempi e degli spazi canonici.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti vi invitiamo a visitare il sito dell'Università di Siena.