Nel fitto intreccio delle tenebre e delle visioni notturne, Miranda Gurzo si erge come una sacerdotessa dell'oscuro, guidando i suoi lettori attraverso un labirinto di terrore e meraviglia con la sua raccolta di racconti, Nostra Signora la Notte (E Altri Incubi Lovecraftiani). Quest'opera, un'ode alla oscurità che risuona con le dissonanze dell'universo lovecraftiano, non manca di spunti visionari e onirici e di una certa vena macabra che ricorda, oltre che Lovecraft, anche Poe (nel primo racconto Esequie premature i protagonisti vedono le proprie bare in anticipo mentre in Il giardino segreto una donna si ritrova in un cimitero in cui e già stata preparata la sua tomba).

Attraverso le nebbie sconosciute di Labile, una Biella reinventata come un'eco distorta della realtà, Gurzo intreccia le trame del folklore locale con le visioni tormentate dei suoi sogni. In questo mosaico di orrore e fantasia, emerge Nostra Signora la Notte, un racconto epico che sprofonda nelle profondità di Rosazza, la Rennes le Chateau italiana, portando con sé le tempeste dell'ignoto e le angosce ancestrali. Il respiro di Lovecraft si avverte in ogni pagina, come un sussurro proveniente dalle profondità insondabili dell'ignoto. Gurzo non teme di abbracciare le radici del terrore cosmico, ma va oltre, esplorando le tenebre che si nascondono dietro gli angoli più remoti della mente umana. In questo regno di follia e disperazione, nulla è ciò che sembra, e ogni passo porta i lettori più in profondità nel cuore stesso dell'incognita. Questo racconto è un piccolo gioiello di antiche leggende del folklore locale che affondano le proprie radici nei Miti di Cthulhu.

Ciò che distingue questa raccolta è la sua audacia nell'esplorare nuove frontiere dell'orrore. Gurzo si libra tra le nebbie del passato e le ombre del futuro, intrecciando le trame della ghost story e dell'horror con la maestria di un tessitore di destini. I suoi personaggi sono enigmi viventi, sfumature di luce e ombra che danzano lungo i confini dell'esistenza. Maestra nel creare atmosfere cupe e misteriose, l'autrice invoca visioni che strappano il velo della normalità, rivelando il caos primordiale che si cela dietro la facciata del quotidiano. In ogni pagina, il lettore è trascinato in un vortice di terrore e meraviglia, dove i confini tra sogno e realtà si sfumano e i demoni dell'inconscio prendono forma. 

Nostra Signora la Notte (E Altri Incubi Lovecraftiani) è un libro macabro che unisce il folk-horror con l'orrore cosmico, una sinfonia di terrore e meraviglia che risuona con le voci dei Grandi Antichi. Attraverso le nebbie di Labile, Miranda Gurzo ci offre un'opportunità unica: quella di gettarci nell'abisso dell'ignoto e affrontare i nostri incubi più profondi, armati solo della nostra stessa audacia e curiosità.