Nella lingua inglese, si definiscono “nursery rhyme” le prose popolari o canzoni corte scritte sino al XVII secolo e utilizzate negli asili con intenti didattici. Come insegna la storia del genere horror, canzoncine e nenie infantili, da rassicuranti e melodiche, possono diventare quanto di più spaventoso possa esistere. Con questo cambio di registro, l’utilizzo di rime e ritmi cadenzati per raccontare le più nere pieghe dell’animo umano, Davide Barzi spiazza di continuo il lettore. Dal canto suo, Giovanni Rigano interpreta e arricchisce le tematiche con  illustrazioni dai toni tanto romantici quanto paurosi che si amalgamano alla perfezione con i testi. Ne esce un’opera dall'immaginario postmoderno e vittoriano, a metà tra Suicide Girls e il respiro neogoth di Tim Burton.

I temi e le situazioni trattate prendono spunto dall’Inghilterra vittoriana con le sue atmosfere, i suoi personaggi ed eventi.  Nel libro si possono così trovare personaggi come Richar Dadd, pittore di fate che uccide il padre e Louis William Wain illustratore violento e paranoico ricoverato in ospedale psichiatrico, temi come quello della condizione femminile spesso molto triste e dura dell’epoca ed eventi tragici come le grandi guerre del periodo,  ad esempio la Guerra dell’Oppio e la Guerra di Crimea.

La nuova edizione del libro, si presenta in una veste raffinata che ne valorizza ulteriormente il contenuto: il book design studiato da Salvatore Santaniello e Cristina Giorgilli (Dr.Ink Edizioni) propone una nuova pubblicazione in cui ogni illustrazione è stata arricchita affiancando al caratteristico tratto nero di Giovanni Rigano delle campiture ramate che suggeriscono nuovi spazi d'interpretazione. Il capitoli in cui è suddiviso il volume sono introdotti da pagine traslucide che, sfogliate, creano un teatrale effetto di scoperta e completamento delle immagini proposte ricordandoci che non sempre ciò che vediamo in prima istanza è il vero. Infine tutte le scelte grafiche, dal font elegante alle cromie, dal piccolo formato alla carta delicata ma materica, hanno permesso di racchiudere l'immaginario di Davide Barzi in un intimo scrigno prezioso che racconta il passato e ci permette di scoprirne sfumature nascoste.

Davide Barzi/Giovanni Rigano, 

Il teatrino delle bambole morte, Dr. Ink Edizioni

(96 pagine + 6 divisori traslucidi, formato chiuso 216 x 171 mm, formato aperto 432 x 171 mm, copertina cartonata plastificata soft touch, rilegatura cucita)

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