E’ uscito quasi in contemporanea con gli USA il dodicesimo romanzo di uno dei più strepitosi casi editoriali dell’ultimo decennio, ovvero A un punto morto, penultimo capitolo della Saga di Sookie Stackhouse (da cui è stata tratta la celebre serie televisiva True Blood) ideata da Charlaine Harris.

 

La trama:

“Essendo da sempre in possesso di poteri telepatici, Sookie Stackhouse si è resa conto prestissimo dell’esistenza di cose che preferiva non sapere. E adesso che è adulta, si rende conto che ci sono cose di cui è a conoscenza, ma che preferirebbe non vedere… come per esempio Eric Northman intento a nutrirsi da un’altra donna. Una più giovane. Ci sono un paio di cose che le piacerebbe dire al riguardo, ma è costretta a tacere, perché Felipe de Castro, il re vampiro della Louisiana (come anche dell’Arkansas e del Nevada) è in città. Quello è decisamente il momento peggiore perché un corpo umano venga ritrovato nel giardino di Eric… soprattutto se si considera che si tratta del corpo della donna di cui ha appena bevuto il sangue. Spetta a Sookie e a Bill, ufficiale Investigatore dell’Area Cinque, risolvere il mistero di quell’omicidio. Sookie pensa che, almeno questa volta, il destino della ragazza morta non abbia niente a che vedere con lei, ma si sbaglia. Ha un nemico, uno molto più astuto di quanto potrebbe mai sospettare, e che è deciso a distruggere il suo mondo.”

Siamo quasi arrivati al dunque. Ma le fila vengono tirate a partire dalla parentela fatata di Sookie, che si trova nuovamente - e inaspettatamente - ad accogliere il bisnonno fae Niall, latore di novità in merito ai rapporti suoi nonché della giovane donna con i semi-coinquolini e parenti Dermot e Claude; riflettori puntati anche sulle amiche di Sookie e sulle loro rispettive situazioni sentimentali (in particolare verrà lasciato spazio alla gravidanza di Tara).

 

Arrivati al dodicesimo capitolo della saga, gli indispensabili riassunti delle puntate precedenti iniziano tuttavia a pesare e a farsi troppo presenti. Un lettore che inizi a leggere la serie da questo volume e necessiti di ogni informazione è assai improbabile, dunque la Harris avrebbe potuto tagliare qualche memorandum; d’altro canto, il lettore affezionato è talmente ansioso di scoprire i nuovi particolari della vicenda che sorvola sul difetto e si appassiona alla nuova e penultima avventura della sua eroina.

 

Se questo volume piacerà particolarmente ai lettori che amano le azioni serrate e i colpi di scena, a bocca letteralmente asciutta resterà chi aveva apprezzato la vena erotica della saga, dato che la parte romance è relegata in secondo piano rispetto alla trama urban fantasy e mistery (ovviamente la soluzione sarà sempre quella più inattesa). Ma vediamo in quale maniera.

 

La ragazza di cui Eric si nutre a cui si accenna nella quarta di copertina (e che oltretutto è la stessa che viene ritrovata cadavere in giardino) è stata mandata da qualcuno per fare qualcosa di preciso a Eric. Da chi? Perché? L’odore e il sapore della ragazza – un cocktail fra mannaro e essere fatato - non è dunque casuale. Inoltre, anche se Felipe non ha le prove che a uccidere il reggente Victor sia stato Eric, il non negarlo di quest’ultimo stride col giuramento di fedeltà fatto al Re.

Seguiranno svariati interrogatori della polizia, a cui ormai Sookie nel corso degli anni si è abituata; e pure Bill, in qualità di Investigare dell’area avrà il suo da fare (ma sarà davvero finita fra Sookie e il primo amore sempre presente e premuroso?). Oltretutto, questi problemi si intrecciano a quelli del branco di Alcide, anzi, degli esseri dalla duplice natura, per prenderla più alla larga, nonché Sam. In tutto questo caos, qualcuno sta cercando il cluviel dor fatato, e Freyda, la Regina dell’Oklahoma promessa sposa a Eric, si presenta a casa di Sookie. Le nuove caratterizzazioni risultano tuttavia limitate, anche perché la carne al fuoco da portare al capolinea è già abbastanza (rimane in ogni caso interessante e bizzarro l’approfondimento dell’elfo Bellenos).

Insomma, il cerchio sta per chiudersi, e il finale, atteso almeno negli USA fra un anno esatto, per giugno 2013, si preannuncia ricco di sorprese. Per un motivo o per un altro ritroviamo difatti quasi tutti i personaggi comparsi nei volumi precedenti, quasi stessimo facendo i conti con il passato prima della corsa conclusiva, e... il cluviel dor verrà usato, sì, ma non è certo questa la sede per rivelarvi il modo, non vi pare?

 

Charlaine Harris è nata nel 1951 a Tunica (Mississippi). Dopo essersi laureata in Lettere presso il Rhodes College di Memphis, da oltre vent’anni scrive opere di genere mystery e i suoi libri da anni sono in testa alle classifiche dei libri più venduti del New York Times. È membro autorevole dell’associazione Mystery Writers of America, della American Crime Writers League e ricopre la carica di presidente Arkansas Mystery Writers Alliance. È sposata e madre di tre figli. I suoi numerosi romanzi hanno sempre ottenuto un grande successo negli Stati Uniti, in particolare il Ciclo di Harper Connelly (pubblicato in Italia da Delos Books nella collana Odissea Streghe); tuttavia quello che le ha portato maggior notorietà è stato il Ciclo di Sookie Stackhouse, che ha vinto il prestigioso Premio Anthony per la narrativa mystery e che è diventato un bestseller internazionale, tradotto e pubblicato in Cina, Giappone, Spagna, Romania, Grecia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Turchia, Tailandia, Estonia e Corea.