Mentre al cinema il 3D regna sovrano e il genere horror è saturato da remake e prequel e reboot tratti da vecchi classici degli anni '80 che forse avrebbero dovuto rimanere tali, non possiamo non notare che molti dei prodotti di maggiore qualità nel campo del brivido hanno trovato la loro casa ideale proprio nel caro vecchio tubo catodico.

Noi di HorrorMagazine quindi, da oggi cominciamo un viaggio attraverso lo schermo televisivo nella speranza di portarvi all'attenzione delle serie televisive che, per diversi motivi, riteniamo meritevoli di maggiore attenzione sia per gli appassionati che per un pubblico più vasto. Iniziamo quest'esplorazione televisiva intriducendo una serie che, forse ingiustamente, viste le tematiche "vampiresco romantiche" è stata frettolosamente accostata a quella ormai famigerata saga che è Twilight. Stiamo parlando di True Blood, serie creata dai romanzi di Charlaine Harris, pubblicati in Italia da Delos Books e Fazi.

In una provincia americana povera e intollerante, i vampiri ormai sono tollerati e vissuti come una delle tante fastidiose minoranze da disprezzare. Passando per la storia d'amore fra la cameriera sensitiva Sookie Stackhouse e il succhiasangue Bill, Alan Ball (Six Feet Under) disegna un ritratto impietoso dell'America e dell'irraggiungibile sogno americano, stretto in una morsa fra guerra e intolleranza.

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