Nuovi orrori sono in arrivo dalla Russia. Il 2007 sarà l'anno di Viy, un promettente horror scritto e diretto da Oleg Stepchenko e basato sulla novella di Nikolai Gogol

Nella mitologia slava, il viy è una mostruosa creatura che vive nelle paludi. È capace di uccidere con il solo sguardo, o di trasformare case e luoghi abitati in paludi malariche. L'uomo che guarda il viy apre il proprio animo a ogni sorta di possessione maligna, e difficilmente potrà salvarsi.

Questo è il retroscena folkloristico del film di Stepchenko: la pellicola è ambientata agli inizi del Settecento, e ha come protagonista il cartografo Jonathan Green. L'uomo è in viaggio oltre i Carpazi, e si imbatte in un piccolo villaggio dimenticato da Dio. Gli abitanti hanno scavato un profondo fossato attorno al paese per proteggersi dalle forze del male. Green giudica queste credenze popolari con scetticismo, ma lo scienziato dovrà ricredersi. Presto la sua razionalità sarà messa a dura prova da un qualcosa di soprannaturale e molto pericoloso.

Gli artigli del "Viy"
Gli artigli del "Viy"

Viy è un film ambizioso e dalla notevole realizzazione tecnica. Il sito Twitchfilm ha lodato a profusione il regista, paragonandolo a un Sam Raimi russo. Non sappiamo ancora una data di distribuzione italiana per questo film. In attesa di vedere questo Ash in colbacco affrontare le forze del male, possiamo rilassarci con ben due trailer ad alta definizione (disponibili sul sito della Rospo Film e su Kino-Govno

La novella di Gogol è stata già portata sullo schermo due volte. Nel primo caso dal nostro Mario Bava con il super-classico La maschera del demonio (1960. Tuttavia, nella sceneggiatura del film rimane ben poco dell'opera letteraria alla quale si ispira.

Vij di Kostantin Yershov (1967) è invece un ottimo horror sovietico apertamente basato sulla novella omonima. Il film è oggi un classico della cinematografia russa, e non ha nulla da invidiare, in quanto ad atmosfere, agli horror gotici dello stesso periodo di produzione britannica.