Introduzione di lusso per l’edizione americana di H.P. Lovecraft. Against the world, against life, il saggio del francese Michel Houellebecq di recente pubblicazione presso Believer Books, proposto in Italia da Bompiani nel 2001 con il titolo di H.P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita. La nota che apre il volume è infatti affidata alla firma di Stephen King, e un suo ampio estratto è apparso lo scorso 17 aprile sulle pagine librarie del Los Angeles Times.

“Questo lungo saggio è una considerevole miscela di intuizione critica, feroce partigianeria e biografia solidale. Una sorta di erudita lettera d’amore”, esordisce King nel suo commento dell’opera. “La domanda è se il soggetto meriti un tale ricco e imprevedibile accesso di creatività in quello che, di solito, è un campo di studi fatto di pedanterie e astruse note a piè di pagina. La risposta di Houellebecq è che lo merita, che Howard Phillips Lovecraft ha una grande importanza, anche nel ventunesimo secolo”.

Il re dell’horror non si avventura in realtà molto oltre, nell’introdurre la particolare visione che lo scrittore francese ci presenta del Gentiluomo del Rhode Island, preferendo offrire ai lettori considerazioni più private e personali. A partire dall’aneddoto circa un proprio racconto, basato su un ipotetico cuscino di Lovecraft che avrebbe potuto conservarne i sogni e, ovviamente, gli incubi. Una storia tuttavia mai scritta, solo fugacemente progettata nel fine settimana di una lontana World Fantasy Convention a Providence, nel 1979. King riconosce l’enorme influenza creativa esercitata da questo “oscuro autore di pulp magazines”, lontano dalla realtà quotidiana e che mai in vita ebbe modo di godere dei riconoscimenti, tanto meno quelli economici, in seguito tributati alle sue opere.

“Ogni letteratura, ma specialmente quella del Weird e del Fantastico, è una caverna dove lettori e scrittori si nascondono dalla vita”, scrive ancora Stephen King. “Ed è solo qui, in questi luoghi di rifugio, che ci possiamo fermare a leccar le ferite, preparandoci per la prossima battaglia nel mondo reale.”

Pubblicato in Francia nel 1999, H.P. Lovecraft. Contre le monde, contre la vie trova un approccio quasi narrativo unendo critica ed elementi biografici. Oscillando tra analisi e aneddotica, il testo esalta l’oggetto d’indagine nel suo rifiuto della vita reale in favore di propri ideali estetici, talvolta rischiando che lo stesso autore si sovrapponga alla figura di Lovecraft.

Nato nel 1958, poeta e scrittore fra i più discussi negli ultimi anni, tra i romanzi di Michel Houellebecq figurano Le particelle elementari, Il senso della lotta, Lanzarote e Piattaforma, tutti editi da Bompiani.

Il periodo di rinnovato interesse per H.P. Lovecraft negli Stati Uniti si deve principalmente all’edizione di Tales, una scelta dei suoi racconti pubblicata nella collana di classici della prestigiosa Library of America, al fianco di veri e propri monumenti nazionali come Twain, Hawthorne, Melville o Faulkner, suscitando così contrastanti reazioni fra gli intellettuali e la stampa, ma consacrando, di fatto, l’ingresso del Sognatore di Providence nel pantheon della grande letteratura americana. Curata da Peter Straub in un volume di 864 pagine, la raccolta risulta in fase di ristampa, esaurita a soli due mesi dall’uscita.