Cliquot presenta Gli esploratori dell’infinito (1906) di Yambo, un romanzo dai torni irrazionali e scanzonati della favola ma ricco, nel testo e nelle illustrazioni, della raffinatezza e del gusto Liberty di inizio Novecento; un racconto fantastico che ha assegnato a Yambo un posto d’onore fra i padri fondatori della fantascienza italiana.

Sinossi: Giorgio Halt, allettato dalle promesse tintinnanti del vecchio miliardario Harry Stharr, si lascia convincere a intraprendere un piano stellare: trasformare Cupido, il nuovo satellite della Terra appena scoperto, nella loro nuova casa, lontano dal trambusto della vita fra gli uomini. Quando però Cupido si stacca dall’orbita terrestre, quello che doveva essere un viaggio semplicissimo diventa un’avventura imprevedibile e schizofrenica in giro per tutti i pianeti del sistema solare e ritorno, fra inattesi e quasi fatali incontri con banditi, elettrizzanti conoscenze aliene, curiose tribolazioni meteorologiche, alcolici piaceri e singolari festeggiamenti di Capodanno.

Il volume, disponibile in versione classica o deluxe, contiene le illustrazioni a colori dell’autore. L’introduzione è firmata da Gianfranco de Turris e la postfazione da Fabrizio Foni.

L’autore: Nato a Pisa nel 1876, Yambo (pseudonimo di Enrico Novelli) fu scrittore di narrativa popolare e fantastica molto celebre nella prima metà del Novecento, oltreché eclettico illustratore delle sue stesse opere. Mescolando il tocco delicato e avvolgente del narratore di fiabe alla passione per le elucubrazioni scientifiche e astronomiche, fu fra i principali anticipatori del genere fantascientifico in Italia. Non smise mai di sperimentare anche attraverso altri mezzi di espressione, dedicandosi al teatro (era figlio del celebre attore Ermete Novelli), alla radio, al fumetto e persino al cinema: suo è il primo cortometraggio italiano di fantascienza dal titolo Un matrimonio interplanetario, del 1910. Morì per un attacco di cuore nel 1943 in una Firenze distrutta dalla guerra. Scrisse numerosi romanzi per l’infanzia (il più celebre è Ciuffettino, 1902) e saggi di divulgazione (Viaggi e avventure a traverso il tempo e lo spazio, 1933). Fra le sue opere più propriamente fantastiche ricordiamo anche Dalla Terra alle stelle (1890), Atlantide (1901), Manoscritto trovato in una bottiglia (1905) e La colonia lunare (1908).