Che l’horror stesse vivendo una stagione piuttosto buona cominciavamo a sospettarlo un po’ tutti, ma che la ripresa fosse così netta da convincere Mondadori a proporre una serie di libri dedicati al nostro genere preferito in edicola ci ha colto decisamente di sorpresa. A partire da lunedì 2 maggio 2005, infatti, sarà disponibile il primo volume di Urania Horror, collana che va ad affiancarsi a quella, assai longeva, di fantascienza. Per l’esordio è stato scelto di ristampare L’orrore secondo Lovecraft, già apparso negli Oscar Mondadori ormai dieci anni fa. Presenti nell’antologia racconti di Poe, Stevenson, Bierce, C.A. Smith, Machen e molti altri, tutti brevemente introdotti da un testo di H.P. Lovecraft

Il proposito, ha dichiarato Giuseppe Lippi, direttore di Urania, in un'intervista a Panorama (nel numero edicola dal 5 aprile), è quello di offrire al pubblico un prodotto horror più vicino ai gusti di chi legge e meno a quelli degli esperti di marketing, che oltretutto ci hanno sconsigliato vivacemente di portare in edicola una collana horror, temendo forse di veder sconfessato il teorema secondo cui l'horror puro non piace al grande pubblico.

Ovvero? Quali sono i gusti di “chi legge”? Abbiamo evitato di contaminare l’horror con il poliziesco, il thriller e il noir. Il pubblico ha già mostrato una certa insofferenza nei confronti di questo genere di operazione. Il problema è che chi ama il thriller cerca sempre la risposta razionale al male, mentre l’horror non offre questo tipo di catarsi. La catarsi è una caratteristica fondamentale dell’horror, ma si trova su un piano che non saprei se definire “spirituale”, “metafisico” o semplicemente “irrazionale”. Insomma: per chi ama l'horror il diavolo non è semplicemente un disturbo psichiatrico. 

Quindi niente contaminazione? Tutt’altro. In realtà in Urania Horror confluirà materiale molto diverso: dalle novelization di film famosi (è prevista l’uscita del romanzo di The Amityville Horror, NdR) sino alla miglior narrativa straniera e italiana e a saggi sul cinema e titoli di occultismo e parapsicologia. La nostra è una vera scommessa. La reazione del pubblico davanti a una proposta simile è tutta da verificare, e ciò nonostante abbiamo deciso che i tempi sono maturi per un tentativo in grande stile

Già, una scommessa: per rendersene conto basta dare un’occhiata alla lista delle prime quattro uscite della neonata Urania Horror: dopo L’Orrore secondo Lovecraft, a giugno sarà la volta de Il Libro dei Dannati di Charles Fort, un classico della letteratura del misterioso; quindi, nei mesi estivi, sotto con Tortured Souls di Clive Barker, pubblicato da pochissimo negli USA e gradito ritorno del maestro di Liverpool ai temi di Hellraiser (luglio), e con la versione accresciuta dell’ottimo saggio Satana ti vuole di Danilo Arona e Gian Maria Panizza, proposta qui col titolo “numerico” 666 (agosto).

Come reagirà il pubblico davanti a una collana mista narrativa-saggistica completamente incentrata sul supernatural horror, per di più senza alcun DVD allegato che ne faciliti la vendita? La nostra convinzione è: comunque molto bene. Siamo sicuri che, tra qualche mese, i risultati di Urania Horror saranno tali da costringere la maggior parte delle case editrici nostrane a dedicarsi all’horror soprannaturale e chiudere finalmente la bocca agli “esperti di marketing” che cambiando nome (e temi di riferimento) al nostro genere preferito ne hanno svenduto l’anima e l'hanno così sepolto nell'inferno dei remainders e delle giacenze di magazzino.

ATTENZIONE! QUESTA NOTIZIA È UN PESCE D'APRILE, ED È DEL TUTTO FALSA! Vedi qui per maggiori dettagli.